Dopo l’ennesimo GP complicato a Imola, Vettel è chiamato alla sveglia. In Aston Martin regna l’ottimismo malgrado le difficoltà del tedesco.
Qualche fugace bagliore del vecchio Sebastian lo si è visto in Emilia Romagna, in particolare quando ha superato l’Alpine di Ocon alla Variante Alta. Per il resto però è stato il solito Vettel, quello che abbiamo imparato a conoscere da metà 2018. Lontano dai primi, anonimo, in mezzo alle penalità come lo stop & go di 10″ per non aver montato le gomme entro i 5′ dal via della corsa, il quattro volte iridato sembra avere davanti a sé una strada ancora lunga da compiere per tornare ad essere vagamente competitivo.
Un percorso che secondo il team principal Aston Martin Otmar Szafnauer, non avrà difficoltà a portare a termine. “Ha alte aspettative e sta lavorando sodo per migliorare e crescere”, ha affermato al sito ufficiale della F1.
Frustrato per le prestazioni che non arrivano, ma voglioso di dimostrare di non aver dimenticato come si va veloce, il 33enne può dunque godere dell’appoggio del team che, almeno finora, lo ha protetto dalle perplessità del paddock e dei media. “Al Santerno non è stata colpa sua”, ha dichiarato il dirigente dell’ex Racing Point. “Essendo partito dalla pit lane e avendo avuto una penalità si è trovato senza chance”.
A rallentare la marcia di Seb potrebbe esserci la differenza di filosofia tra la AMR21 e la sua vecchia Ferrari. Un sospetto che l’ingegnere ha maturato parlando con Perez, oggi attivo alla Red Bull. “Sergio mi ha detto che ci vorrà del tempo per abituarsi alla RB16B perché come concetto è totalmente diversa rispetto alla nostra vecchia RP20″, la sua riflessione.
Quindicesimo in entrambi i GP fino ad adesso disputati il driver di Heppenheim ha senz’altro patito le numerose rotture subite dalla vettura durante la tre giorni di test sul tracciato di Sakhir.
“Il mio più grande rimpianto è sapere che non ha potuto godere di un’auto affidabile durante l’inverno. Aveva una giornata e mezza a disposizione e si è trovato a perdere moltissimo tempo”, ha chiosato il 56enne, evidenziando come nonostante tutto a Imola qualche segnale positivo sia comunque arrivato.
Chiara Rainis
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