Le Ferrari più leggendarie girano al Gran Premio storico di Montecarlo questo weekend. Ma non mancano anche gli incidenti
A un mese dal Gran Premio di Monaco di Formula 1, il leggendario circuito cittadino di Montecarlo torna ad ospitare la gara riservata alle monoposto storiche, cancellata nella passata edizione per colpa della pandemia da coronavirus.
Sulle strette e tortuose stradine del Principato tornano dunque a sfidarsi le vetture che hanno scritto le più importanti pagine di storia del Mondiale a quattro ruote. E, inevitabilmente, tra le più ammirate e seguite ci sono proprio le Ferrari.
Alesi e Arnoux sulle Ferrari storiche a Montecarlo
Tanti i portacolori di Maranello che si sono rimessi alla guida delle più belle Rosse di sempre. Tra l’altro, sotto gli occhi attenti del loro attuale successore Charles Leclerc, che da monegasco ha fatto gli onori di casa visitando il paddock. Uno di questi è Jean Alesi, che porta in pista la 312B3 del 1974.
Un altro è René Arnoux, che la stessa macchina l’ha addirittura schiantata violentemente contro il muro alla celebre curva del Tabaccaio. Ma il francese non è stato l’unico protagonista di un incidente al volante di una Ferrari storica.
È toccato ad Alex Caffi, anch’egli pilota di Formula 1, a cui il suo collega e imprenditore Paolo Barilla ha affidato un gioiellino, la Ferrari 312 del 1969. Purtroppo Caffi, durante le prove libere, ha innescato un tamponamento al tornante della Sainte Devote durante un tentativo di sorpasso alla Cooper di Michael Gans, che in quel momento era davanti a lui. Risultato: musetto distrutto.
Un vero peccato, per un tale modello che sicuramente è molto complicato (nonché costoso) da riparare. Ma per fortuna poi Caffi si è ripreso e ha chiuso al quinto posto le qualifiche. Oggi è in programma la gara vera e propria del Gran Premio storico di Montecarlo.
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