Hulkenberg angosciato per la mancata chance in Red Bull. Il tedesco ha ammesso di non riuscire più a seguire i GP.
A fronte delle entusiasmanti performance del 2020 con la Racing Point nei tre weekend in cui era stato chiamato a sostituire gli assenti per Covid Perez prima e Stroll poi, Nico Hulkenberg si era conquistato l’interesse da parte della Red Bull.
Per stessa ammissione del talent scout Helmut Marko, il tedesco era rientrato nel radar del team intenzionato a lasciare a casa il deludente Albon, ma alla fine, come sappiamo, ad ottenere il sedile è stato Checo, vincitore del secondo round del Bahrain e non arrugginito come il 33enne reduce da una stagione alla finestra.
Un ennesimo colpo al morale e all’orgoglio che non ha mai smesso di farsi sentire, anzi da quando il mondiale è partito il #27 ha rivelato di essere ancora più in sofferenza, soprattutto vedendo Verstappen lottare per il successo.
Lacrime di rimpianto per un’occasione persa
Con una certa dose di onestà intellettuale Hulk ha affermato non solo di non riuscire più a seguire le gare, ma neppure a pensarci. “Quando succede mi viene da piangere perché so che hanno il potenziale con portarsi a casa l’iride”, ha dichiarato ad F1i.com.
Mentre più passa il tempo, più le possibilità di tornare nel gruppo dal 2022 si assottigliano, il driver di Emmerich Am Rhein, ha chiarito il doppio ruolo che sta svolgendo per Aston Martin e Mercedes. Un compito che secondo alcuni potrebbe fruttargli l’anno venturo la promozione nella scuderia della Stella, specialmente se si considera che Hamilton ha ormai la testa altrove e Bottas è attualmente alla deriva.
“Per la scuderia di Silverstone sono tester e addetto al simulatore. Al contrario per Stoccarda sono riserva in caso Stoffel Vandoorne et Nyck de Vries, entrambi impegnati tra WEC e Formula E, non dovessero essere disponibili per prendere il posto di uno dei due ufficiali”, ha spiegato speranzoso del passaggio di un altro treno.
Chiara Rainis