Paolo Ciabatti parla dell’infortunato Jorge Martin, assente a Jerez dopo il brutto infortunio rimediato nelle libere a Portimao.
A Jerez sarà assente il rookie Jorge Martin, costretto alla sala operatoria per fratture multiple dopo l’incidente nelle libere di Portimao. Dopo la pole position e il 3° posto a Doha ha dovuto arrestare la sua corsa e non tornerà prima del GP del Mugello. Ducati è attesa da un banco di prova a Jerez, dato che non ci sono lunghi rettilinei come a Losail e in Portogallo, bensì un tracciato ricco di curve strette e lunghi curvoni, molto tecnico, dove la potenza del motore non recita un ruolo primario.
Ottimismo per Jerez
Qui Yamaha e Suzuki potrebbero trarre vantaggio dal layout tecnico. Ma Paolo Ciabatti è convinto che la Desmosedici GP21 possa dire la sua anche nel prossimo week-end. “L’anno scorso siamo stati competitivi su tutte le piste del GP, con i nostri diversi piloti. C’era solo un’eccezione, Aragón”, afferma il Direttore Sportivo di Ducati Corse. “Ecco perché siamo convinti che la nostra moto sia in grado di battersi per il podio su tutte le piste. Anche con diverse condizioni di aderenza. Abbiamo imparato molte lezioni l’anno scorso. Ecco perché siamo fiduciosi di poter essere competitivi ovunque nella stagione 2021. Ma ovviamente dobbiamo aspettare e vedere se questa speranza si avvera. Lo vedremo nel corso dell’anno”.
In attesa del ritorno di Jorge
Nei primi tre Gran Premi il marchio di Borgo Panigale ha conquistato cinque dei nove possibili podi, Pecco Bagnaia 2° in classifica iridata. Dispiace per l’assenza di Jorge Martin che stava ingranando con la GP21. Dopo il recupero cosa ci si può attendere dal madrileno del team Pramac? “Non dovremmo mettere troppa pressione su un debuttante come Jorge Matin”, dice Paolo Ciabatti a Speedweek.com. “Questo potrebbe essere dannoso per lui. Jorge ha fatto un lavoro straordinario in Qatar. Ma quella era una pista che ha imparato a guidare una MotoGP… Le mansioni per i debuttanti non sono facili. Eppure: sarei più che felice se Jorge continuasse a sorprenderci nelle gare future. Ma siamo realistici. Soprattutto, non vogliamo mettere ulteriore pressione su un pilota così giovane, che ha molto tempo per adattarsi, accumulare esperienza e continuare a rafforzarsi. Se riesce a farlo in fretta, saremo felici. Se impiega più tempo, il che è comprensibile, aspetteremo”.