Il boss Haas Steiner rassicura sulla permanenza del team in F1 e su Schumacher Jr. ammette che ha dei privilegi rispetto a Mazepin.
Lo aveva già detto chiaramente e lo ha ripetuto di nuovo Gunther Steiner. Al di là delle apparenze la Haas resterà ancora a lungo in F1. Ricevuta la parola del patron Gene e grazie alle finanze portate da Dmitry Mazepin, il team potrà continuare a battersi nella classe regina con la speranza di riuscire a risalire la china dopo un 2021 che certamente sarà molto complicato.
“Da dicembre scorso abbiamo cominciato la ristrutturazione interna della squadra, inoltre sta per arrivare del personale direttamente dalla Ferrari“, ha affermato rivelando il legame sempre più stretto con la Scuderia, già comunque palese dal passaggio nell’equipe americana di una figura chiave come il progettista Simone Resta, e che dovrebbe portare ad un 2022 più competitivo del presente da ultime file motivato da uno sviluppo bloccato per risparmiare risorse in vista della rivoluzione tecnica.
Per restare in tema il dirigente meranese è passato a parlare dell’attuale formazione Haas ammettendo quanto Schumacher sia avvantaggiato rispetto al suo vicino di box Mazepin dalla continua frequentazione del circuito di Fiorano. “Anche Nikita si allena sul simulatore, ma guidare una Rossa del 2019 è diverso”, la sua riflessione.
E proprio questa disparità di opportunità potrebbe giocare un brutto scherzo al moscovita, già sotto l’occhio del ciclone per i suoi comportamenti borderline del passato.
“Sapere che il proprio compagno macina chilometri non è di aiuto. Tuttavia è necessario imparare a convivere con certe cose”, ha commentato.
E quasi a voler proteggere come una chioccia il biondo valigiato, è arrivata pure l’assoluzione per i tanti testacoda accumulati dall’inizio del campionato che gli sono valsi il soprannome di “Mazespin”. “Rimproverarlo è inutile. Deve soltanto capire che occorre trovare un limite. A volte è meglio fare un passo indietro per compierne due avanti”, ha evidenziato lasciando per il finale le parole al miele dedicate a Mick. “Ci sprona in continuazione. E’ un vero professionista che non lascia nulla al caso. Sembra che sia nel mestiere da sempre”. E forse con un papà come quello che ha è proprio così.
Chiara Rainis
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