Il team principal della Aston Martin, Otmar Szafnauer, spiega che non è tutta colpa di Sebastian Vettel per questo esordio negativo
Tutti si attendevano che il passaggio dalla Ferrari alla Aston Martin segnasse una rinascita per Sebastian Vettel. Proprio tutti, anche lui stesso. Invece, l’inizio della sua nuova avventura è stato letteralmente da incubo, con un quindicesimo posto ed un ritiro portati a casa in due Gran Premi.
Il suo team principal, Otmar Szafnauer, non ha però ancora perso la fiducia che il quattro volte campione del mondo possa presto tornare ai livelli che gli sono consueti, e che ci si attende da un pilota che vanta il suo palmares.
“Penso che stia bene”, ha dichiarato. “Ha aspettative molto elevate da se stesso e lavorerà senza sosta per migliorare e crescere lungo la curva di apprendimento. Ma non si sta fustigando, per così dire. Prenderà solo quel po’ di frustrazione e sarà ancora più determinato a raggiungere rapidamente la velocità che gli serve”.
In particolare, non tutte le prestazioni deludenti che ha messo in mostra finora al volante della monoposto di Silverstone sono da imputare a sue responsabilità. L’ultima uscita, nel Gran Premio dell’Emilia Romagna, è stata condizionata dai problemi ai freni scoperti proprio sulla griglia di partenza, che lo hanno costretto a partire dalla pit lane e a beccarsi una penalità proprio perché la squadra ha lavorato sulla macchina fino a pochi minuti prima del via.
“Non è stata colpa sua che purtroppo abbiamo bruciato le prese d’aria dei suoi freni posteriori”, lo scagiona Szafnauer. “Siamo arrivati vicini a sostituirli sulla griglia di partenza, senza dover scattare dalla corsia dei box, poi è arrivata la penalità. E a quel punto non ha più avuto possibilità, non è mai stato in gara. Ma non è stata colpa sua. Ma, dopo aver montato le gomme da asciutto, ha fatto segnare dei tempi davvero veloci. Quindi credo che stia prendendo le misure della macchina e che diventerà sempre migliore”.
Il cambio di vettura dopo tanti anni di abitudine ad un’altra monoposto, specialmente in una stagione come questa in cui il tempo a disposizione per le prove invernali è stato limitato, è sempre un’impresa non semplice. Lo dimostrano non solo le difficoltà che sta incontrando Vettel, ma anche quelle di Sergio Perez, passato proprio dalla ex Racing Point alla Red Bull.
“Se la filosofia della vettura è completamente differente, allora ci vuole tempo”, conclude il boss della Aston Martin. “Ho parlato anche con Checo, che è passato alla Red Bull, ovvero ad una filosofia completamente diversa dalla nostra, e anche lui dice la stessa cosa. Bisogna continuare a girare per riuscire a tirare fuori il massimo dalla vettura. È molto semplice: più giri, meglio è”.
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