Marc Marquez è solo sedicesimo al termine delle prove libere del Gran Premio di Spagna di MotoGP a Jerez, ma non è preoccupato
Il sedicesimo posto conquistato al termine delle prove libere del Gran Premio di Spagna farebbe pensare ad un passo indietro compiuto da Marc Marquez, rispetto alla sua ultima uscita, quella del ritorno in MotoGP, a Portimao.
In realtà, spiega l’otto volte campione del mondo, le sue sensazioni sono migliori: “Mi sento in una condizione simile al Portogallo, anzi, molto meglio che all’ultimo venerdì”, racconta al termine della giornata inaugurale a Jerez de la Frontera. “La strategia è che se non sono in perfetta forma è meglio risparmiare le energie per i prossimi giorni. Domani e domenica vedremo come mi sveglierò: l’ultima volta, comportandomi così, è andata bene”.
Marquez si è risparmiato a Jerez
Il Cabroncito non può ancora contare appieno sul suo fisico, e nel corso del turno pomeridiano oggi se n’è accorto plasticamente. “Oggi ero molto concentrato”, prosegue il catalano. “Al mattino mi trovavo bene, ma al pomeriggio mi sono sentito diverso, come se non guidassi come sempre. Dopo un paio di giri ho ragionato sulla mia guida e ho capito che mi manca ancora un po’ di forza muscolare”.
Anche lo stile di guida ne risente: “La posizione del gomito non è la stessa, ma se voglio usarlo lo uso. Oggi mi sentivo a posto, ma ho guidato con attenzione per lavorare sulla mia postura e sono riuscito a capire che alcuni problemi della moto derivavano dall’impostazione in sella”.
Il piano per il prosieguo del GP di Spagna
Il programma per il weekend si deve dunque adeguare alla situazione ancora tutt’altro che perfetta di Marquez: “Domani abbiamo un altro piano, che non è legato alle mie condizioni fisiche”, spiega Marc. “Nel corso delle sessioni ci adattiamo in base al lavoro da fare, a seconda di quanto mi sento stanco capiamo se provare o no le cose nuove. Comunque domani faremo più giri, ovviamente”.
Il lato positivo è che il ritorno sul luogo del delitto, sulla pista dove l’anno scorso cadde e si procurò quella maledetta frattura all’omero destro, non ha portato con sé alcuna emozione. Anzi, proprio nella curva del capitombolo, la numero 3, Marquez è andato fortissimo.
“Ho controllato i dati oggi, soprattutto dopo la prima sessione di prove libere”, conclude. “In curva 3 sono stato il pilota Honda più veloce. È una curva che mi piace. E anche nel secondo turno il primo settore è quello in cui sono andato più veloce, quindi non mi preoccupo. Non c’è bisogno di essere spaventati”.
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