Paolo Ciabatti ammette che per Ducati conta vincere, non importa con quale pilota MotoGP. Si parla anche del terzo team per il 2022.
Ducati in MotoGP ha deciso di puntare fortemente sui giovani e solamente il tempo dirà se la scelta è stata giusta. Sicuramente ha nei propri ranghi talenti di ottimo potenziale, ma bisognerà vedere se arriveranno vittorie.
In questo avvio di Mondiale 2021 la delusione è senza dubbio Jack Miller, che ha chiuso al nono posto le due gare in Qatar e poi si è ritirato a Portimao. Essendo il pilota con maggiore esperienza sulla Desmosedici, ci si aspettava ben altri risultati. Ovviamente la stagione è lunga e può riscattarsi, però tra i ducatisti il penultimo della classifica adesso e a Jerez deve iniziare a recuperare.
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Paolo Ciabatti in un’intervista ad AS si è detto soddisfatto delle prime sensazioni avute sul nuovo corso ducatista: «Abbiamo fatto una svolta a 360° cambiando piloti e strategia, ma abbiamo lavorato anche sulle parti della moto che non erano “congelate” e siamo riusciti a migliorare, ci sentiamo più forti. Abbiamo tre piloti come Miller, Bagnaia e Zarco che possono lottare per la top 5. E abbiamo anche i tre migliori rookie. Siamo felici per il presente e per il futuro».
Il direttore sportivo Ducati ammette che non sarebbe un problema se a vincere il titolo MotoGP fosse Johann Zarco del team satellite Pramac Racing: «È sempre una Ducati… Certamente è il team ufficiale che dovrebbe lottare per il titolo mondiale, ma abbiamo visto l’anno scorso Morbidelli con la Yamaha Petronas che ha quasi vinto. Il livello tecnico delle moto è lo stesso, in Pramac hanno le stesse moto del team ufficiale e c’è personale della Ducati. Per noi è importante che a vincere sia una Ducati, qualunque essa sia».
Ciabatti si dice contento dei piloti ora a disposizione e in ottica 2022 spera auspica di continuare con loro: «Abbiamo delle opzioni con tutti loro per il futuro. Possiamo proseguire con tutti e sei. L’unica cosa certa adesso è la continuità con Pramac, ma stiamo parlando con altri team per vedere se possiamo continuare ad avere una seconda squadra indipendente. Almeno per il 2022 e 2023, se possibile, perché vorremmo proseguire con i piloti che abbiamo. Prossimamente avremo tutto più chiaro. Gestire due team indipendenti è qualcosa che possiamo fare molto bene».
La casa di Borgo Panigale ha confermato l’accordo con Pramac Racing, struttura satellite di riferimento, ma resta in dubbio l’eventuale seconda. Oggi c’è Avintia Esponsorama, che però dovrebbe uscire dalla MotoGP. Il suo posto potrebbe essere preso dal team VR46 di Valentino Rossi che già oggi collabora con la squadra spagnola supportando Luca Marini.
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