Non è stata per niente una qualifica semplice per Fabio Quartararo: per conquistare la pole position ha dovuto prendersi dei rischi
Lanciatissimo. Fabio Quartararo continua a filare come un lampo, in sella alla sua Yamaha. Dopo le due vittorie di fila, che lo hanno proiettato in testa alla classifica mondiale di MotoGP, il Diablo piazza anche la sua seconda pole position consecutiva. Nella sua carriera in classe regina è la numero 12, tante quante il suo più esperto compagno di squadra Maverick Vinales e un mito del passato come Johnny Cecotto.
Non solo. A Jerez de la Frontera è addirittura la sua quarta partenza al palo in tre anni, contando quella del 2019, la doppia dell’anno scorso e quella di oggi. Nessuno aveva mai dominato così tante qualifiche, una dopo l’altra, sul tracciato andaluso prima di lui. Insomma, verrebbe proprio da chiedersi se ci sia qualcuno in grado di fermarlo, in questo momento.
Quartararo costretto a spingere al limite
Eppure, a sentire le prime dichiarazioni che ha rilasciato subito dopo la bandiera a scacchi, viene fuori il quadro di un pilota decisamente meno in controllo assoluto di quanto sarebbe lecito aspettarsi, visti i risultati. “Oggi è stata veramente tosta”, confessa ai microfoni di Sky Sport nel parco chiuso. “Le qualifiche sono tutt’altro che perfette e io non sono così veloce come l’anno scorso. Anzi, sono assolutamente al limite”.
Per conquistare la vetta della griglia di partenza, insomma, il francese ha dovuto tirare il collo alla sua moto e anche rischiare qualcosa di troppo: “Nelle curve 6 e 13 ho dovuto spingere davvero al massimo, pensavo che sarei caduto”, confessa. “Ma la cosa più importante è che sono in pole position. E che ho la stessa fiducia che avevo in Qatar e a Portimao“.
Nonostante tutto, però, anche oggi Quartararo ci è riuscito a piazzarsi lì davanti agli avversari. E loro iniziano ad avere veramente paura.
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