Anche nelle qualifiche del Gran Premio di Spagna, a Jerez, il risultato di Valentino Rossi è deludente. Ma lui non getta la spugna
Passano i giorni, ma i risultati di Valentino Rossi non migliorano. Anche nelle qualifiche del Gran Premio di Spagna di MotoGP il Dottore è molto indietro, solo diciassettesimo sulla griglia di partenza.
Ma le sue sensazioni sembrano migliori di quanto emerga dal cronometro. Pur essendo rimasto tagliato fuori dalle eliminatorie, non avendo dunque potuto partecipare alla lotta per la pole position, infatti, il Dottore è convinto che il suo potenziale sia migliore. “Potevo fare un po’ meglio. Non vado fortissimo, ma non sono messo nemmeno così male”, commenta ai microfoni dei giornalisti al termine del sabato. Qualche passo in avanti, ad ascoltare lui, si è registrato.
“Stamattina siamo migliorati, anche se nella terza sessione di prove libere ero quindicesimo, a sette decimi dalla pole”, racconta il fenomeno di Tavullia. “Ho lavorato sulla moto e mi trovavo meglio in entrata di curva e anche nello stile di guida. Nel pomeriggio ho avuto qualche problema di elettronica e non sono riuscito a dare il massimo”.
I grattacapi maggiori vengono ancora dalle coperture Michelin, che dunque saranno al centro della sua attenzione nel warm up: “Dovrò trovare qualcosa domani mattina per provare ad amministrare le gomme per la gara”, spiega il nove volte iridato. “Questi pneumatici sono molto morbidi e bisogna utilizzarli in modo molto dolce. Speravo che la dura funzionasse bene come a Portimao, ma non posso usarla, perché l’asfalto ha molta meno aderenza. Credo di dover scegliere per forza la media. L’unico dubbio è se puntare sulla morbida all’anteriore”.
Valentino Rossi, dunque, non può certamente ritenersi soddisfatto: da questa nuova avventura con il team satellite Petronas si aspettava ben altri rendimenti. Eppure non per questo il numero 49 intende gettare la spugna. Anche se gli avversari sono tanti e agguerriti, lui le tenterà tutte per emergere.
“Sicuramente questi non sono i risultati che vorrei, credo di poter essere più competitivo di così e mi piacerebbe stare più avanti”, conclude. “Tutti i piloti sono molto vicini, c’è un grande livellamento: per entrare nei primi dieci devi stare ad un decimo e mezzo dalla pole. Così è sempre difficile e non ci sono molte soluzioni. Però qualcosa da provare c’è ancora: sarà difficile, ma ci proverò. Molto dipenderà dalle varie piste, la stagione è molto lunga e farò di tutto per essere competitivi”.
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