Un improvviso problema fisico strappa via una vittoria che sembrava scontata al Gran Premio di Spagna dalle mani di Fabio Quartararo
Sembrava avviato incontrastato verso la terza vittoria consecutiva sulla pista di Jerez de la Frontera, evidentemente una delle sue preferite. Invece, proprio a metà del Gran Premio di Spagna di oggi, un inconveniente improvviso ha rovinato la festa di Fabio Quartararo.
Stavolta la sua Yamaha non c’entra: si è trattato di un guaio fisico. “Quello che mi è successo è evidente, ho avuto un problema al braccio destro”, confessa il Diablo a fine gara. Per colpa del dolore, dunque, ha dovuto progressivamente cedere posizioni, scivolando dal primo addirittura al tredicesimo posto alla bandiera a scacchi.
E, tagliato il traguardo, è scoppiato in un pianto disperato, mentre si reggeva con la mano il braccio, visibilmente agonizzante. “A Portimao nel 2020 è stato un disastro, quest’anno è andato tutto bene”, racconta il francese. “Qui a Jerez invece l’anno scorso stavo bene, con zero dolore e tanta forza per tutti i giri, mentre questa volta ho sofferto molto. Ho cercato di lottare con il male e di portare a termine la gara, ma non avevo forza e poteva anche essere pericoloso”.
Un problema di cui non si conosce ancora l’esatta natura, ma il dottor Mir, dello staff medico del Motomondiale, ha già ipotizzato la sindrome compartimentale. “Adesso chi lavora con me sta cercando la migliore soluzione, non so proprio cosa dire in questo momento”, scuote la testa Quartararo. “Non so che cosa determini questo problema, ma è chiaro che bisogna fare qualcosa”.
Già domani il dottor Mir sottoporrà ad un esame in ospedale il pilota. Non si esclude l’immediata operazione chirurgica, che se effettuata in tempi rapidi potrebbe anche consentirgli di tornare in pista già per il prossimo appuntamento di casa, a Le Mans. “Ora non sto pensando ai test di domani, voglio solo riposarmi, non ho idea di cosa farò”, taglia corto il diretto interessato.
Resta il rammarico per un risultato potenzialmente di altissimo livello, che è sfumato non per colpa sua. “Sapevo di essere più veloce, perché sono andato forte in tutto il fine settimana, ma ho dovuto restare calmo alle spalle delle Ducati“, conclude. “Sulla moto mi trovavo bene, poi però ad un certo punto è diventato letteralmente impossibile guidare”.
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