Casey Stoner sferra un attacco duro alla sua ex squadra, la Ducati, e in generale a tutto il movimento attuale della MotoGP
Anche ora che non corre più in MotoGP, Casey Stoner non ha perso un briciolo della sua grinta. Anzi, quella stessa aggressività che un tempo ci metteva nell’attaccare i suoi rivali in pista, oggi l’ha dimostrata ai microfoni dei giornalisti, portando avanti dei punti di vista davvero decisi contro quello che un tempo fu il suo mondo.
E così il due volte campione del mondo, senza peli sulla lingua come è suo consueto, non risparmia critiche anche molto dure all’indirizzo della squadra con cui raggiunse i vertici nel Motomondiale, tanto da portarle in dote il suo primo (e finora unico) titolo iridato: la Ducati.
Il duro attacco di Stoner alla “sua” Ducati
Le accuse dell’australiano alla Rossa di Borgo Panigale sono pesanti: “In Ducati non mi rispettavano”, ha dichiarato nel corso di una lunga intervista concessa alla rivista specializzata Bike Magazine. Penso che si prendano cura dei piloti sempre peggio. Più e più volte hanno mostrato fedeltà zero ai piloti perché credono davvero di avere la moto migliore”.
Una posizione che probabilmente condivide Andrea Dovizioso, appiedato senza troppi complimenti al termine di un lungo sodalizio con la Casa bolognese alla fine della passata stagione. Ma Stoner non ce l’ha solamente con il trattamento che la Ducati riserva ai propri portacolori, bensì anche alla sua moto. “La Desmosedici di oggi è un vero pugno nell’occhio”, rincara la dose. “Mi piacerebbe vedere il regolamento cambiato in modo da eliminare metà di quello che hanno le MotoGP. Vorrei che non ci fosse bisogno di ali e tutto il resto”.
Le critiche alla MotoGP di oggi
Oltre che contro la Ducati, Casey entra a gamba tesa nei confronti di tutto il movimento del massimo campionato motociclistico. Non ama l’aerodinamica, ma in generale tutto l’eccesso di tecnologia che oggi ha coinvolto la classe regina, allontanandosi dalle corse vecchio stile che invece erano l’ambiente preferito del Canguro mannaro.
“Non mi piace la direzione che ha preso la MotoGP“, conclude. “Vorrei che tornasse la purezza, invece dell’elettronica che controlla le moto a gas aperto e gli spoiler che controllano l’avantreno. Tutte le moto sono fondamentalmente cloni l’una dell’altra, ed è per questo che si avvicinano così tanto”.