Il team principal della Petronas, la squadra per cui corre Valentino Rossi quest’anno, sostiene che non sia veramente lui ad essere lento
Continua imperterrito il calvario di Valentino Rossi. Anche su una pista che sulla carta doveva essere amica, come quella di Jerez de la Frontera (una delle sue preferite, sulla quale ha vinto per ben nove volte in carriera e l’anno scorso portò a casa quello che, a tutt’oggi, è il suo ultimo podio), il Dottore non ha evidenziato alcun miglioramento.
Anzi, nelle qualifiche di ieri non è riuscito ad andare oltre il diciassettesimo posto sulla griglia di partenza. Buona parte del paddock s’interroga sulle ragioni di questa crisi di rendimento e di risultati del fenomeno di Tavullia. Ma una prospettiva diversa sulla sua situazione è arrivata ieri da Razlan Razali, team principal della Petronas, la squadra satellite Yamaha i cui colori Rossi difende in questa stagione.
Razali ha di fatto ribaltato la prospettiva, sostenendo che non sia Vale ad avere perso la sua competitività, quanto al contrario i suoi rivali di più tenera età ad avere compiuto una crescita irresistibile, alla quale lui non riesce più a tenere testa. “Guardando ai suoi tempi lui è veloce, ma i giovani sono più veloci”, ha dichiarato il boss della scuderia malese ai microfoni di Sky Sport. “Non che lui sia lento, sono gli altri ragazzi che vanno più forte e lui non riesce stare dietro al loro passo”.
Se questa analisi fosse corretta, non è detto però che per Valentino Rossi questa rappresenterebbe una buona notizia. Certo, sarebbe assolto dall’accusa di aver perso il suo talento e la sua classe che un tempo gli permettevano di lottare per le posizioni che contano. Ma, d’altro canto, ciò significherebbe che l’anagrafe, il passare degli anni iniziano a farsi sentire in maniera decisiva sulle sue prestazioni.
E questa potrebbe essere una tendenza irreversibile. Nonostante la stessa Petronas le stia provando tutte per risolvere i suoi problemi e predichi la sua intenzione di andare avanti in tal senso: “Abbiamo fatto del nostro meglio per dargli più velocità e continueremo a farlo. Qualcosa succederà”, chiosa con un tocco di ottimismo Razali.
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