Leclerc 6°, Sainz 11°: un weekend da dimenticare per la Ferrari, che ha sbagliato tanto e ora si vede raggiunta anche dall’Alpine
“Sicuramente siamo delusi da questa gara, volevamo un risultato diverso e soprattutto migliore”. Così il team principal Mattia Binotto ha commentato a fine gara la prestazione della Ferrari a Portimao. Un gran premio che doveva sancire la forza della Rossa rispetto alle avversarie in lotta per il terzo posto nel Mondiale e invece ha mostrato una realtà ben diversa.
Tattica sbagliata e SF21 che soffre il caldo
La Ferrari torna a casa da Portimao con un sesto posto raggiunto da Charles Leclerc, mentre Carlos Sainz Jr. è finito addirittura fuori dalla zona punti, undicesimo dopo essere scattato al via quarto. E sono stati diversi gli errori che al muretto box sono stati commessi.
Il primo è quello di aver sopravvalutato le prove di venerdì, che sembravano aver dato una Ferrari come chiara terza forza del lotto. Peccato però che tra il venerdì e la domenica tanto è cambiato in termini di meteo. La pista infatti ha toccato temperature mai viste nel weekend, con oltre 40 gradi sull’asfalto. E in queste condizioni la Rossa ha dimostrato di non trovarsi molto bene. Un difetto che si porta dal 2020 e solo in parte mitigato dal progetto 2021. In Bahrain era arrivato il primo segnale d’allarme, in Portogallo la riprova.
Poi c’è stata l’ambizione (esagerata) di andare a marcare Lando Norris e la McLaren, quando invece c’era solo da limitare i danni. Il tentativo di undercut provato con Sainz è stato sbagliato, anche perché ha costretto lo spagnolo a una seconda parte di gara in grosso calo, visto che è stato costretto a montare la gomma meno performante per la Rossa, la media.
E i rivali della Ferrari provano a tornare su
Insomma un errore quello di guardare a un solo pilota, che ha fatto completamente dimenticare la situazione generale in cui era finita la Ferrari. Che alla fine esce acciaccata dal circuito dell’Algarve. Non solo indietro in classifica alla McLaren, ma anche superata per la prima volta in gara da quelle rivali che nei primi due appuntamenti erano sembrate in netta difficoltà.
A partire dall’Alpine, uscita con tanto ottimismo verso il futuro dalla gara di Portimao, con un Ocon in forma e un Alonso ritrovato. Gli aggiornamenti promessi sembrano aver dato i loro frutti e questo deve suonare come un campanello d’allarme per Maranello, che pensava quantomeno di aver creato un certo gap con le altre pretendenti.
Per non parlare poi del gap con le migliori. In Bahrain il distacco da Hamilton fu di un minuto, in Portogallo di 55 con la safety car di mezzo. Segno che il caldo ha sciolto almeno in parte le illusioni di una Ferrari chiamata subito a dare una risposta in fabbrica e in pista questi primi segnali di affanno.
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