Aumentano i podi rispetto al 2020 per la Ducati, che comincia a credere nel sogno iridato. E ora arriva anche un tris di piste amiche
Due moto davanti a tutti, come non accadeva da tempo. La Ducati torna a casa dopo il weekend di Jerez con tanta fiducia per una stagione 2021 che comincia a diventare ben più intrigante di quanto ci si potesse aspettare.
Una vittoria che mancava da 15 anni
Che la Rossa di Borgo Panigale sia migliorata lo dice innanzitutto il risultato in pista: una doppietta senza precedenti quella di Jack Miller e Pecco Bagnaia, in un circuito da sempre molto ostico per la Desmosedici, che ha vinto solo nel 2006 con Loris Capirossi, prendendo poi a ripetizione sempre una serie importante di batoste dagli avversari.
È vero, il problema fisico di Fabio Quartararo forse ha decisamente accentuato i problemi tecnici della Yamaha, che magari in condizioni normali avrebbe avuto molte chance di portare a casa la vittoria, ma comunque la crescita della Ducati ormai è certificata. I numeri di questo inizio 2021 certificano che la Rossa ha fatto un deciso step in avanti, dopo un 2020 avaro di soddisfazioni.
Se guardiamo i primi quattro appuntamenti iridati, lo scorso anno la Ducati portò a casa una vittoria (con Andrea Dovizioso in Austria) e tre terzi posti. In questa stagione è andata decisamente meglio, con un successo, quattro secondi posti e due terzi posti. Questa Ducati non è solo forte in rettilineo, ma è migliorata molto anche in termini di guidabilità. E lo dimostra la crescita esponenziale anche degli altri team satelliti e della relativa facilità con cui i rookie si stanno adattando alla moto e in generale alla classe regina.
Ducati al top. E arrivano circuiti “amici”
Ora la Rossa sembra davvero essere competitiva su ogni tracciato. Serviranno ulteriori conferme, questo è vero, ma intanto ecco arrivare tappe come Le Mans, Mugello e Barcellona che da sempre sono state “amiche” per la Ducati. Qui sarà necessario sfruttare al massimo l’occasione per allungare sui rivali e confermare quanto di buono fatto finora.
Per Pecco Bagnaia la Desmosedici ora è avanti alla M1. E ha ragione. Ma senz’altro da Iwata non rimarranno ancora una volta con le mani in mano. Con la Suzuki in difficoltà in questo inizio di stagione, così come Marc Marquez, alle prese ancora con il lungo ritorno alla normalità dopo un anno di stop, non cogliere l’occasione sarebbe un delitto. Anche per Ducati.
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