Se Verstappen e Perez si nascondono, le Mercedes si mostrano per il momento le più forti al Montmelò. Ottime le Rosse, anche sul passo gara
La W12 è tornata in alto, molto in alto. Le prove libere di Barcellona hanno confermato la crescita della Mercedes, che a fine giornata ha piazzato il duo Lewis Hamilton-Valtteri Bottas davanti a tutti. Ma rimangono ancora tanti dubbi, soprattutto legati ai più diretti avversari, ossia sulla Red Bull.
Le prestazioni della monoposto “tutta nera” sono state le migliori in ogni sessione del venerdì. E non solo per una questione di pista più calda, come visto a Portimao una settimana fa in gara. Gli aggiornamenti portati in pista hanno dato l’esito sperato, ma bisognerà vedere domani se i valori in campo saranno confermato.
Già, perché la grande variabile è la Red Bull. Max Verstappen e Sergio Perez sono mancati nella FP2, soprattutto per qualche errore, dovuto magari a un non perfetto bilanciamento della macchina. Sul ritmo gara però le differenze tra le due monoposto sembrano essere minime. Ottimo l’attacco delle Mercedes sia con gomme soft che medie, mentre è stato un crescendo di ritmo per Verstappen soprattutto con la mescola più dura, quando ha piazzato una serie di 1’22″5 proprio come Hamilton.
C’è senz’altro da lavorare nel box Red Bull, perché le sensazioni che ha lasciato questa prima giornata di prove non è delle migliori. Però, conoscendo la bontà della RB16B possiamo aspettarci sicuramente una grande battaglia sia per la pole che in gara.
C’era molta attesa per il Montmelò, uno dei circuiti più complicati del Mondiale. E per ora le sensazioni sono decisamente positive in casa Ferrari. La Rossa è sembrata particolarmente in forma sia sul giro secco che sul passo gara, in netto vantaggio rispetto a McLaren.
Occhio però a facili entusiasmi, visto quanto accaduto anche a Portimao. Certo è che però senza aggiornamenti importanti (vedi il nuovo fondo piatto), la SF21 ha mostrato progressi importanti. Più in difficoltà Carlo Sainz Jr sul circuito di casa, soprattutto guardando a domenica, con un ritmo non dei più esaltanti, distante almeno mezzo secondo da Charles Leclerc, che invece ha impressionato in tutti i sensi.
Sulla simulazione da qualifica il monegasco ha mostrato un T3 pauroso, meglio anche del duo Mercedes, ma è sul passo gara che ha fatto vedere le cose migliori. Con gomma morbida stessi tempi di Hamilton almeno all’inizio, mentre con le medie il ritmo è stato più costante anche se leggermente più lento dei migliori (ossia il campione del mondo e Verstappen), con Bottas però lì. Distante la McLaren, anche se con le medie è sembrata essere al livello della Ferrari, almeno con Lando Norris. Fondamentale sarà la qualifica domani.
Portimao non è stata un’eccezione per l’Alpine, che chiude la prima giornata spagnola come 4° team, sempre più vicino alla Ferrari. Sorprende sul giro secco, con Ocon e Alonso decisamente vicini a Leclerc ma superiori a Sainz. E il ritmo non sembra così male, soprattutto con il due volte campione del mondo, che con le medie ha messo in pista un passo molto buono.
Buone come le prestazioni dell’AlphaTauri, con Gasly e Tsunoda ottimi sul giro secco. Il problema della monoposto di Faenza rimane la gara, dove per ora ha reso sempre meno. Servirà un passo in avanti in questo senso, ma la strada è ancora lunga, come per l’Aston Martin, con Vettel a ridosso della top-ten e Stroll ancora più lontano.
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