Nel tentativo di recuperare, Valentino Rossi ha fatto dei cambiamenti importanti. Anche all’interno del proprio box
Oltre un quarto di secolo di carriera, nel Motomondiale, equivale a più di un’era geologica. Visti i tempi rapidissimi di evoluzione tecnologica del massimo campionato motociclistico, in questo periodo è cambiato praticamente tutto.
Ne sa qualcosa Valentino Rossi, che ha resistito in sella nel corso di tutti questi decenni e, per farcela, ha dovuto più volte adattare il suo stile di guida e il suo modo di lavoro. Qualche difficoltà in più la sta avendo in questi ultimi anni, quando la MotoGP attuale si sta rivelando più complessa da interpretare per il Dottore.
Ma ciò non significa che non ci stia provando, e con tutti i mezzi che ha a disposizione. Già l’anno passato ha infatti deciso una grande svolta per cercare di rinnovare (e ringiovanire) le sue dinamiche all’interno del box: sostituire il suo ex capotecnico Silvano Galbusera con il nuovo arrivato David Munoz.
E proprio lo spagnolo gli ha imposto una svolta radicale, come lui stesso oggi spiega: “Il modo di lavorare con David è cambiato un po’, rispetto a Galbi”, ha rivelato il nove volte campione del mondo. “Con Galbi, guardavamo molto insieme i dati e anche quello che facevano gli altri piloti Yamaha. Sapevo molto di più a proposito degli assetti”.
Attualmente, invece, Valentino Rossi pensa maggiormente al suo ruolo di pilota, mentre la parte tecnica è affidata quasi esclusivamente al suo staff: “David mi ha detto: ‘Concentrati di più sulla guida’. Perché il suo modo di lavorare è diverso. Non so esattamente che cosa stia succedendo sulla moto per quanto riguarda la messa a punto, o almeno ne so meno rispetto agli anni precedenti. Ma non credo che faremo molti cambiamenti”.
Gli uomini che lavorano con il fenomeno di Tavullia si stanno rivelando infatti un appoggio importante, specialmente in un periodo complicato come quello che lui sta vivendo in questo esordio di stagione 2021. “Nonostante questo inizio difficile e al di sotto delle attese sento un gran supporto della squadra attorno a me”, riconosce lui, “anche da parte di Razali (il team principal, ndr), ed è importante: speravamo di andare meglio, è un momento difficile, ma ringrazio il team per il sostegno”.
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