Non basta uno scatto fulmineo a Max Verstappen per difendersi dalla formidabile rimonta di Lewis Hamilton, che vince il GP di Spagna di F1
Gli ci è voluta una gara delle sue, ma alla fine Lewis Hamilton è uscito vincitore anche dal Gran Premio di Spagna di F1. Ma stavolta non è stato per niente semplice, visto che il suo diretto rivale nella corsa al titolo iridato, Max Verstappen, lo ha beffato al via e si è portato subito al comando.
Così, pur scattato dalla pole position, il campione del mondo in carica si è subito ritrovato costretto ad inseguire. “La partenza è stata al limite”, racconta a fine gara. “Il lato destro della pista era molto gommato e la Red Bull è partita benissimo. Poi mi sono messo alla caccia”.
La svolta della sua corsa, però, è arrivata al giro 42, quando il muretto box della Mercedes si è inventato una strategia brillante, che ha preso completamente alla sprovvista i Bibitari. Hamilton è tornato ai box per una seconda sosta, montando gomme che erano molto più fresche di quelle del suo avversario. A quel punto, aveva ben 24 secondi da recuperare.
“Non era la tattica prevista all’inizio, anche se avevamo preso in considerazione questa possibilità”, racconta l’anglo-caraibico. “In teoria un solo pit stop era più veloce, ma per esperienza sapevo che qui sarebbe stato difficile arrivare alla fine. Ero indeciso se seguire o meno l’ordine del team, se rientrare o rimanere in pista ad attaccarlo. Alla fine abbiamo fatto un bell’azzardo, ma ha pagato”.
A sei tornate dal traguardo, infatti, Hamilton ha raggiunto Verstappen, si è buttato all’esterno e lo ha superato alla prima curva. Per l’olandese non c’è stato più nulla da fare. “Per certi versi me lo aspettavo”, ammette il figlio d’arte. “Non potevo fare di più. Quando hanno fatto una seconda sosta ho capito che era finita, perché io ero in crisi di gomme e vedevo che ad ogni giro lui si avvicinava velocemente. In quella situazione ero un po’ una vittima. Ho provato di tutto, ma non è bastato”.
Max sottolinea anche come il circuito di Barcellona sia storicamente amico della Freccia nera, che ci ha vinto per la quinta volta consecutiva, eguagliando la striscia record di Ayrton Senna a Montecarlo. “Questa è la loro pista”, ammette. “È positivo essere stati vicini a loro, chiaramente siamo cresciuti moltissimo rispetto all’anno scorso. Ma questo ci dimostra che non siamo ancora al livello che vogliamo, e dobbiamo ancora spingere molto per recuperare”. Anche in classifica generale, dove ora Verstappen ha quattordici punti di ritardo dalla vetta.
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