Al Montmelo Wolff ha stupito tutti con un team radio accalorato rivolto alla direzione gara. Che sia il sintomo della paura di perdere?
Per la prima volta dopo tanto tempo la Mercedes ha trovato una rivale. La solita solidità del telaio Red Bull, il motore Honda nettamente migliorato e un Max Verstappen che sembra un lontano parente del ragazzo sempre al limite di inizio carriera, potrebbero risultare tre ingredienti ideali per mandare in crisi psicologica la Stella.
Quello che ci hanno raccontato i primi quattro appuntamenti del 2021 è di una certa superiorità tecnica della W12, ma la progressione della RB16B potrebbe rendere il percorso dei tedeschi vero l’ennesimo successo molto più complicato del previsto. Di questo ne è consapevole anche il boss di Stoccarda Toto Wolff, apparso più nervoso del consueto negli ultimi tempi.
Un esempio di questa tensione lo abbiamo avuto nel bel mezzo del GP di Spagna quando il dirigente di Vienna ha aperto la comunicazione con la direzione gara reclamando le “blue flag” tanto care al Vettel dell’epoca d’oro, in quanto i doppiati stavano rallentando la marcia di Hamilton.
La versione della Federazione Internazionale
Nello specifico il manager ce l’aveva con Nikita Mazepin, ormai diventato il pericolo numero uno in pista, una sorta di spauracchio a causa dei continui errori. Uno sfogo, quello del 48enne, talmente inconsueto da aver colpito molti.
“Molto raramente si sente Wolff alla radio”, ha dichiarato a Motorsport.com il responsabile della corsa Michael Masi, spiegando come il messaggio sia stato diffuso seguendo le nuove regole che consentono di rendere pubblici gli scambi tra i vari muretti e i federali.
Fa sorridere il fatto che tra quelli selezionati ci sia stato proprio quello del capo delle Frecce Nere. Quasi a voler far intendere che nel garage germanico dove tutto pare essere sotto controllo le agitazioni non mancano a beneficio dei diretti avversari.
Chiara Rainis