E’ un analista italiano l’anima delle vittorie di Hamilton. I dati da lui forniti avrebbero consentito all’inglese di fare la differenza.
Una delle ragioni che hanno portato Lewis Hamilton al successo in Spagna è stata la decisone di effettuare un pit stop extra mentre si trovava alle spalle di Verstappen. Se lì per lì poteva sembrare un azzardo, alla fine la scelta si è rivelata quella giusta.
Ovviamente non si è trattata di un’intuizione del pilota, bensì di un’analisi dei dati in tempo reale effettuata in remoto dall’Inghilterra dal reparto capitanato da Fabrizio Pilotti. L’italiano si occupa dell’intero settore informatico del team: dai software che controllano le centraline delle vetture, alla crittografia dei dati finanziari. “Noi vediamo in tempo reale tutti i parametri”, ha spiegato l’esperto di Big Data.
“Le gare richiedono una concentrazione fisica e mentale enorme”, ha evidenziato Pilotti svelando poi un interessante dettaglio. “Delle volte lo stress causa dolore fisico come crampi alle gambe e si perdono fino a 2 litri di liquidi ad evento”.
Chiara Rainis