Proprio alla scadenza fissata dal suo braccio destro Uccio, Valentino Rossi ha preso la decisione definitiva sulla stagione 2022
Valentino Rossi è stato puntuale. Lo aveva preannunciato agli inizi di maggio il suo amico storico e braccio destro Alessio “Uccio” Salucci, nel ruolo di responsabile della VR46, quando aveva reso nota la firma dell’accordo di sponsorizzazione con la compagnia petrolifera saudita Aramco.
I petrodollari dell’Arabia avevano messo al sicuro la partecipazione della squadra di Tavullia alla prossima stagione della MotoGP. Mancava solo da definire con quale moto avrebbe corso, ma questa scelta sarebbe arrivata “entro una decina di giorni”, giurava Uccio. E così è stato. Proprio ieri, alla scadenza del decimo giorno, il Dottore e i suoi hanno sciolto la riserva.
Manca solo l’ufficialità, ma ormai è certo che la moto che schiererà la VR46 nel campionato 2022 della classe regina sarà la Ducati. A confermarlo è la rivista specializzata svizzera Speedweek, che sostiene che il comunicato stampa definitivo dovrebbe arrivare già questo weekend, a margine del Gran Premio di Francia a Le Mans. O al limite al successivo, al Mugello, in casa del nove volte iridato.
Difficile, a questo punto, che uno dei due piloti sia proprio lo stesso Valentino Rossi, che non sembra intenzionato a rimettersi in sella alla Ducati che tante difficoltà gli ha riservato nel biennio nero 2011-2012. La rosa di nomi, sempre secondo i giornalisti elvetici, sarebbe ristretta ai due attuali portacolori della Avintia, la scuderia della quale la VR46 rileverà la licenza.
Si tratta di Luca Marini, fratello minore del numero 46, e di Enea Bastianini. Ma c’è anche un terzo incomodo a sorpresa: Franco Morbidelli, che potrebbe seguire il suo maestro della Academy lontano dalla Yamaha, deluso com’è da Iwata che in questa stagione non gli ha concesso una moto ufficiale pur essendo lui vicecampione del mondo in carica.
Accomodata la VR46 con Ducati, dunque, dovrebbero chiarirsi anche le sorti delle altre squadre ufficiali: Lcr resterà con Honda, Petronas con Yamaha, Gresini diventerà da team ufficiale a cliente ma sempre con Aprilia, mentre la Suzuki continuerà a schierare solamente due moto.
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