A Borgo Panigale lo sanno. In queste tre settimane, tre esami chiave. Ducati, è arrivato il momento della verità: ora o mai più
Un weekend chiave il prossimo per la Ducati. A Le Mans infatti inizia un “trittico delle meraviglie” per la Rossa di Borgo Panigale che va necessariamente sfruttato, per dare una prima svolta alla stagione che può essere davvero Mondiale.
Le Mans, Mugello, Barcellona: vietato sbagliare
La Desmosedici in questa prima parte di 2021 ha evidenziato importanti progressi rispetto alla scorsa stagione. Oltre a essere un missile sui rettilinei, la Ducati sembra aver trovato anche qualcosa in più in percorrenza curva, da sempre uno dei talloni d’Achille della moto italiana. Se poi ci mettiamo che anche i piloti ci stanno mettendo del loro nel superare i difetti (per ora pochi) del mezzo, ecco che il giusto mix è fatto. E va sfruttato.
E lo sanno bene nel team ufficiale, che per ora ha rimediato quattro podi in altrettante gare, con una vittoria firmata da Jack Miller a Jerez e il primato in classifica con Pecco Bagnaia, secondo proprio in Spagna. La Ducati può davvero puntare al colpo grosso quest’anno. E il vantaggio in classifica ora va sfruttato, da subito. Perché arrivano Le Mans, Mugello e Barcellona, un trittico da sempre molto favorevole per la Ducati, che qui ha sempre messo in luce i suoi punti di forza.
Ducati, ecco perché è il periodo chiave
Tre piste amiche, tre settimane di fuoco che la Rossa deve portare a casa. Per cominciare a trasformare quello che per ora è un sogno (di cui nessuno vuole parlare) in realtà. Perché sì, è ancora presto, però le basi vanno messe ora. E vanno sfruttati tutti i punti deboli degli avversari.
A partire da quelli evidenziati dalla Yamaha, sì la moto più equilibrata del lotto, ma alle prese ancora con gli umori della M1 e della sua gomma posteriore, oltre che con i problemi dell’incostante Vinales e l’operazione di Quartararo. Per non parlare della Honda, al momento “spuntata”, con un Marquez alle prese con una lenta risalita verso la vetta che va capitalizzata, prima che sia troppo tardi.
E poi c’è la Suzuki, costante sì ma ancora non ai livelli del 2020. Proprio la costanza è stata l’arma che ha portato Mir al titolo lo scorso anno. Ed è un particolare che in Ducati vogliono sfruttare in chiave 2021. Non bastano gli exploit, servono risultati importanti, ovunque, e zero errori. A Borgo Panigale lo sanno. Ora, in queste tre settimane, tre esami chiave. Ducati, è arrivato il momento della verità: ora o mai più.
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