Una leggenda della Honda ha un parere molto deciso sul comportamento di Marc Marquez e lo afferma con parole durissime
Marc Marquez è tornato in MotoGP ormai da due Gran Premi. Non è più quello di prima, almeno per il momento: gli acciacchi fisici si fanno ancora sentire, tanto da non avergli permesso di arrivare oltre il settimo e il nono posto nelle scorse gare.
Ma, soprattutto, è stata la tempistica del suo recupero la principale problematica per l’otto volte campione del mondo. L’anno scorso, già una settimana dopo la terribile caduta a Jerez in cui si fratturò l’omero destro, il Cabroncito provò a rientrare in pista.
E proprio questo tentativo così affrettato (e vano) si rivelò controproducente, tanto da aggravare le conseguenze della botta e a costringerlo a lunghi mesi di inattività. Nel corso del tempo, dunque, si sono sprecate le accuse ai medici, ai boss della Honda, perfino al campione stesso per aver forzato questo ritorno sulla moto oltre il consentito.
Mick Doohan difende Marc Marquez
Un parere contrario, e molto forte, è però quello che arriva da Mick Doohan, anche lui bandiera della Casa alata, cinque volte campione del mondo, che difende a spada tratta il comportamento di Marquez. “Queste sono tutte str***ate!”, ha dichiarato al sito web spagnolo PecinoGP. “Se Marc ha deciso di tornare in sella così velocemente è perché si sentiva in grado. È un pluricampione del mondo, un ragazzo che ha la vittoria nel sangue”.
Ne sa qualcosa lui stesso, che nel 1992 fu vittima di un brutto incidente nel Gran Premio d’Olanda e compromise le condizioni della sua gamba per il resto della carriera: “Un pilota così impegnato nelle corse vuole solo tornare in sella il prima possibile quando si infortuna. Quando mi sono rotto una gamba ad Assen avevo solo una cosa in mente: non perdere la gara successiva. Purtroppo sono caduto nelle mani di un macellaio olandese che non ha fatto nulla quando mi ha operato. Se mi avessero messo un chiodo e delle viti, avrei provato a correre la settimana successiva”.
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