Il Covid ha nuovamente costretto la FIA a rivedere il calendario di F1. Cancellato un evento, mentre un altro è stato anticipato. 
Il Coronavirus non dà tregua agli eventi sportivi anche se ormai la campagna vaccinale è avviata da tempo. La difformità dei piani di somministrazione e i livelli di diffusione del virus ancora elevati in alcuni Paesi hanno costretto la il Circus a rivedere il proprio programma.
Nella fattispecie quella che prima era solo una voce ora è diventata realtà. La gara della Turchia in programma il 13 giugno è ufficialmente saltata. Il tracciato di Istanbul era stato inserito quale tappabuchi per il forfait del Canada, ma un problema logistico di fondamentale rilevanza ha portato i federali alla rinuncia. Stiamo parlando dell’obbligo di quarantena inderogabile imposto dal Regno Unito per chi rientra dal Bosforo. Un diktat ovviamente impossibile da rispettare per i team che in prevalenza arrivano dalla Gran Bretagna.
Cosa succede adesso
Per mantenere il numero di eventi a 23 come preventivato e dunque confermare la stagione 2021 come la più lunga nella storia dello sport, la Federazione ha optato, come già successo nel campionato scorso, per raddoppiare gli appuntamenti a Zwelteg. Il 27 giugno si svolgerà il GP di Stiria, mentre una settimana dopo, il 4 luglio, si terrà quello d’Austria. La Francia invece, verrà anticipata di 7 giorni, ovvero il 20 del mese prossimo.
“Non vedevamo l’ora di correre in Turchia, ma le restrizioni ci hanno impedito di poter essere presenti nella data concordata”, le parole del CEO Stefano Domenicali. “La F1 ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di reagire rapidamente alle situazioni trovando soluzioni alternative. Continueremo a lavorare a stretto contatto con i promotori delle corse durante questo periodo non facile”.
Non è da escludere infatti che da qui ai prossimi mesi possano avvenire dei colpi di scena, soprattutto per quanto concerne il Brasile. 
Chiara Rainis
