Difficoltà con pista umida e problemi con gomme nuove sull’asciutto per Bagnaia. Il Dottore invece forse vede la luce in fondo al tunnel
Se da una parte c’è chi nella prima giornata di Le Mans può vedere dei timidi segnali di ripresa, dall’altra troviamo anche chi, a sorpresa, si ritrova a inseguire, nonostante sia su una pista amica. Parliamo di Valentino Rossi e Pecco Bagnaia, che hanno vissuto un venerdì agli opposti.
Tra le delusioni della prima giornata francese c’è senz’altro lui, Bagnaia. La classifica combinata parla chiaro: 12° tempo e rischio di passare dalla Q1 reale. Sì, perché il meteo di Le Mans non dà garanzie e con l’alta probabilità di FP3 sul bagnato mettono il torinese a serio rischio.
Se con la pioggia deve ancora prendere le misure alla sua Ducati, con l’asciutto invece ha trovato qualche difficoltà di troppo. Prima la caduta, poi il time attack andato a vuoto per il poco feeling con la nuova gomma soft e un tempo con la media che lo ha lasciato fuori dai primi dieci. La scelta effettuata da Zarco non ha pagato per lui (per soli 90 millesimi ha mancato l’obiettivo minimo), che ora sarà costretto comunque a rimediare. Davvero un peccato, perché il potenziale di Bagnaia non è quello mostrato in pista oggi.
Nulla di irreparabile, certamente, però il rischio di aver messo a repentaglio tutto il weekend c’è, soprattutto se, come detto all’inizio, le condizioni meteo dovessero peggiorare. E sappiamo quanto la Q1 sia un’insidia vera e propria, ancor di più stavolta visto che al momento ci sono a lottare per due posti le due Suzuki, oltre ad Aleix Espargarò con l’Aprilia, che sul giro secco è sempre temibile.
Il campione di Tavullia arriva al termine della prima giornata di prove con qualche certezza in più. La prima è che nei test di Jerez ha davvero trovato qualcosa che può regalargli quella sicurezza in moto che gli è mancata finora. Ha lavorato parecchio sugli aspetti che più lo lasciavano perplesso dopo le prime uscite, ossia sospensioni, forcellone e bilanciamento. E gli aggiornamenti arrivati da Iwata sembrano avergli dato una mano. Anche a occhio, si è visto un Rossi meglio in frenata e in ingresso curva, da sempre suoi punti forti ma che nelle ultime stagioni lo avevano penalizzato.
Sull’asciutto ha centrato la top ten, anche se qualche step in avanti va fatto in termini di prestazione pura, ma la costanza c’è. C’è da migliorare con pista umida, ma qui può consolarsi perché in realtà tutte le Yamaha hanno deluso in mattinata. Rossi comunque era con i suoi compagni di marca e non nelle retrovie, come gli è successo nei primi appuntamenti di questo Mondiale 2021. E questo speriamo sia un punto di partenza per quel cambio di passo che lui si augura. E con lui tutti i suoi tifosi.
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