Norris e Ricciardo amici solo di facciata. Quelle che sembrano punzecchiature scherzose, ora stanno assumendo tutto un altro tono.
Ma quali Gianni e Pinotto! Lando Norris e Daniel Ricciardo sono rivali veri. Se all’annuncio della McLaren di questa giovane e fresca formazione in molti avevano immaginato siparietti divertenti e barzellette, quello che in realtà ci hanno regalato finora è stato esattamente l’opposto. Sin dalla presentazione della MCL35M vicendevolmente pungenti, i due stanno dimostrando di essere particolarmente in sintonia.
Un problema non indifferente che alla lunga potrebbe rallentare l’evoluzione della monoposto e il raggiungimento degli obiettivi, sulla stessa stregua di quanto avvenuto in Ferrari tra il 2019 e il 2020.
Nessuna pietà verso Honey Badger
Parlando con i media delle difficoltà che sta incontrando l’australiano in questi primi GP con i colori di Woking, il talentuoso #4 ha fatto spallucce definendosi tutt’altro che dispiaciuto.
“Sarà anche meschino, ma io non provo alcuna empatia a questo proposito. E’ stata una sua decisione cambiare squadra e alla fine sta a chi si sposta fare buone prestazioni”, la frecciata condita dalla volontà di non agire, di non aiutare il #3 zoppicante. “Non tocca a me farlo stare meglio. Sono certo che con il tempo si riprenderà, ma come detto non sento vicinanza con chi fatica”.
Filosofeggiando che la vita a volte può essere severa e complicata e che comunque è nello spirito dei piloti il motto “mors tua vita mea”, il britannico, quarto della generale con 40 lunghezze contro le 24 del compagno di box ha tuttavia riconosciuto che solo se questi saprà rialzarsi e recuperare la velocità e l’aggressività che l’hanno sempre contraddistinto, sarà possibile per il team confermare il piazzamento sul podio del 2020.
Per il momento l’equipe di Woking è terza tra i costruttori come lo scorso anno con 65 punti contro i 60 del Cavallino.
Chiara Rainis