Valentino Rossi spiega che per il futuro è in corso una sorta di ballottaggio: deve scegliere tra due opzioni che hanno il 50% di possibilità
Sono settimane di riflessione per Valentino Rossi, riguardo al proprio futuro. Da un lato c’è da prendere la grande scelta che riguarda il proprio avvenire nel ruolo di pilota: se appendere il casco al chiodo al termine di questa stagione o rinnovare per un altro anno il contratto con il team Petronas.
Dall’altro c’è da definire i contorni della sua squadra, la VR46, che dal 2022 sarà presente a tempo pieno sulla griglia di partenza della MotoGP. Il grosso del lavoro è già stato fatto, compresa la chiusura del budget.
VR46, lo sponsor c’è
Le voci che ipotizzavano un passo indietro da parte del finanziatore, la compagnia petrolifera saudita Aramco, sono infatti state smentite dal diretto interessato: “Direi che siamo a buon punto, è tutto confermato, compreso il sostegno dello sponsor”, ha rivelato nel corso della conferenza stampa a margine del Gran Premio di Francia di MotoGP a Le Mans.
Resta da prendere la decisione su quale moto schierare, e lo stesso Valentino Rossi ammette che il ballottaggio è tra due Case in particolare: “Stiamo parlando con Yamaha e Ducati, entrambe le scelte hanno dei pro e dei contro. Direi che c’è una possibilità del 50% per ciascuna, ma la decisione non spetta soltanto a noi”.
Valentino Rossi al lavoro sul suo team
Il Dottore dà anche una tempistica per l’ufficializzazione: “Penso che la situazione si sbloccherà nelle prossime settimane, non ci vorrà molto tempo. Secondo me sapremo tutto dopo il Mugello“.
Ma quanto è coinvolto davvero il nove volte campione del mondo nell’operatività della scuderia che porta il suo nome? “Direi mediamente, non sono io a decidere da solo”, risponde con un sorriso Vale. “Ho già detto che non voglio lavorare troppo. A me piace fare il pilota, ma lavorare per davvero non è mai stata una mia grande passione…”.
LEGGI ANCHE —> Marini racconta il “nuovo” Valentino Rossi: “Così farà il team manager”