Prove indecifrabili, viste le condizioni della pista di Le Mans durante la giornata. Bene i due transalpini, deludono Suzuki e Aprilia
È ancora un weekend tutto da scoprire quello della MotoGP a Le Mans. Un venerdì con condizioni instabili, che non ha permesso realmente di capire i valori in campo. E tutto potrebbe rimescolarsi domani, con l’arrivo della pioggia, quella vera.
Con pista umida, sono uscite fuori le Ducati, che in queste condizioni storicamente hanno sempre mostrato grande potenziale. Tre nei primi 10 nella FP1, mentre la Yamaha, che ha faticato terribilmente nella prima sessione, si è rifatta con pista asciutta ma fredda nel pomeriggio, con tutte e quattro le M1 nella top ten.
Di sicuro si è capito che tra le rosse di Borgo Panigale, quella che sembra essere più in palla è quella di Johann Zarco, secondo e primo nelle due sessioni, segno che nel GP di casa è lui uno dei favoriti numeri uno. In tutte le condizioni, il transalpino si è dimostrato a suo agio. Se si dovesse correre domenica sull’asciutto però occhio a Fabio Quartararo e Maverick Vinales. I due piloti del team Yamaha ufficiale, rispettivamente secondo e terzo in FP2, son ostati i più costanti sul ritmo, dimostrando grande concretezza e confermando che la M1 in condizioni normali qui può essere la moto da battere.
Chi esce con tanti punti interrogativi da questa prima giornata a Le Mans è Pecco Bagnaia. Il leader della classifica sperava di arrivare su una pista amica della Ducati e ottenere facilmente tempi di rilievo. E invece per lui dodicesimo tempo nella classifica combinata, una caduta e una confidenza che è mancata totalmente sull’asciutto. Nulla di irreparabile, però le difficoltà per il pilota italiano ci sono.
Così come per Franco Morbidelli, quinto nel pomeriggio ma che se dovesse piovere, così come le altre Yamaha, sembra essere ancora in alto mare. Il ritmo poi non pare dei migliori e servirà uno step in avanti per lottare per la vittoria.
Se dobbiamo trovare la sorpresa di giornata è senz’altro Pol Espargaro. Quarto e nettamente prima Honda in classifica, si è trovato subito a suo agio con la Honda 2021 sul circuito francese. Cosa che ancora non possiamo dire di Marc Marquez, alle ricerca ancora della forma migliore ma soprattutto di un feeling con una moto non sua. Stamattina il campione di Cervera è tornato al telaio 2020, ma la fase di studio è ancora in corso.
Qualche segnale positivo arriva anche da Valentino Rossi, nono e per ora in Q2, segno che gli aggiornamenti testati hanno mostrato qualche progresso. Passo decisamente indietro invece per Suzuki e Aprilia. Se su pista umida le moto giapponesi erano sembrate sul pezzo, non così si può dire in condizioni normali. Alex Rins 11° e Joan Mir 13° certificano le difficoltà incontrate, confermate anche da un ritmo stavolta che non fa ben sperare. Fa impressione vedere nelle retrovie Aleix Espargaro, che finora aveva sempre mostrato la grande versatilità della moto italiana. Speriamo sia solo un passaggio a vuoto.
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