Qualifiche da dimenticare al Gran Premio di Francia di MotoGP per Pecco Bagnaia, che dovrà partire dal sedicesimo posto
Il primo appuntamento da leader del Mondiale non è iniziato sotto i migliori auspici per Pecco Bagnaia. Il pilota torinese è stato infatti tagliato fuori nel turno eliminatorio delle qualifiche e sarà costretto a prendere il via del Gran Premio di Francia di MotoGP a Le Mans appena dalla sedicesima posizione.
Una bella disdetta, non solo in ottica di classifica generale, ma anche perché il potenziale della sua Ducati sembrava decisamente superiore. A frenarlo, tuttavia, è stato un errore nella selezione degli pneumatici. “Questa mattina sul bagnato ero stato veloce, purtroppo non sono riuscito a ripetermi oggi pomeriggio e a passare la Q1”, spiega Bagnaia. “Abbiamo scelto una mescola di gomma sbagliata e purtroppo non ho fatto in tempo a rientrare per cambiarla”.
Domani, dunque, Pecco sarà chiamato a recuperare posizioni. Un’impresa che quest’anno gli è già riuscita alla grande in Portogallo, ma che domani non sarà così scontato ripetere. “A Portimao avevo fatto una grande rimonta”, ammette, “ma avevamo lavorato per tutto il weekend sulla messa a punto della moto. Qui, invece, abbiamo potuto fare pochi giri sull’asciutto ed è veramente difficile trarre delle conclusioni. Sicuramente ci proverò, sono pronto”.
Molto dipenderà anche dalle condizioni meteo: “Spero che sia una gara tutta asciutta o tutta bagnata, anche se credo sarà una gara flat-to-flag. Vedremo domani, in ogni caso credo siamo più pronti sul bagnato che sull’asciutto”.
In chiusura, Bagnaia non ha risparmiato una frecciatina a Marc Marquez, rimasto quasi da solo a chiedere la proibizione del sistema di partenza holeshot, per presunti motivi di sicurezza. Bocciata anche dal grande capo della MotoGP in persona, Carmelo Ezpeleta, la proposta del Cabroncito è stata snobbata anche dal suo rivale italiano.
“Non credo che l’holeshot sia pericoloso e tolga spettacolo”, afferma. “Magari Marc dice così perché il loro non funziona troppo bene. Non è pericoloso, anzi aiuta perché si parte con una moto che si impenna meno e che ha meno movimenti. È un sistema che ti fa partire più veloce ma in modo più sicuro”.
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