Danilo Petrucci scatterà dalla 17esima posizione in griglia nel GP di Le Mans. Il pilota KTM Tech3 spera in una gara con pioggia abbondante.
Dopo un venerdì totalmente scoraggiante concluso all’ultimo posto, la pioggia della Q1 regala uno sprazzo di luca a Danilo Petrucci, vincitore dell’edizione 2020 del GP di Le Mans. Quest’anno sarà impossibile ripetere l’impresa, ma in caso di gara bagnata ha socuramente qualche speranza per fare un buon bottino di punti. Il pilota del team KTM Tech3 partirà dalla 17esima posizione, l’unico collega di marca a scattare davanti sarà il portoghese Miguel Oliveira, con la decima piazza in griglia.
Petruz fa la danza della pioggia
Nella quarta sessione di prove libere, dove solitamente i piloti della MotoGP provano il proprio assetto da gara, il pilota di Terni ha tenuto abbastanza bene chiudendo al 14° posto, dietro Fabio Quartararo a 1.087 secondi. Ma ovviamente una prestazione ben lontana dalle sue aspettative e dal test di Jerez non è uscito nulla di interessante per lui. Inoltre il tempo passa e c’è fermento per il rinnovo del contratto. Una situazione che inizia a mettere una certa pressione. “Difficile dire cosa sarà fattibile in gara adesso. Dobbiamo migliorare ulteriormente il nostro set-up”, ha detto Petrux. “Con la pioggia, posso forse ottenere un po’ di più dalla guida che sull’asciutto. Ma hai bisogno di una buona moto e di un assetto utilizzabile. Nei due giorni qui non abbiamo potuto fare molto sull’asciutto a causa del tempo piovoso. Ho bisogno di molta pioggia in gara”.
Non basterà una gara sul semi-bagnato per creare condizioni favorevoli a Danilo Petrucci, che sa esaltarsi su questo circuito solo in condizioni di acqua abbondante. “Devi guidare in modo più fluido sotto la pioggia, in modo meno aggressivo che con una MotoGP sull’asciutto. Devi agire con più attenzione, la velocità è inferiore. Ma ora corro in MotoGP per l’ottava stagione, quindi nella mia vita ho guidato le MotoGP più che le moto di serie. Adoro guidare sotto la pioggia perché è tutto più fluido. Puoi capire più chiaramente cosa sta succedendo – ha concluso il pilota KTM Tech3 -. Così ci siamo resi conto oggi che il nostro problema viene alla luce nell’ultima parte della fase di frenata. Abbiamo quindi sempre bisogno di una gomma anteriore più rigida sull’asciutto”.
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