Sul circuito Bugatti un altro trionfo pesante per Miller. L’italiano rimedia a un weekend complicato. Suzuki e Aprilia si leccano le ferite
Dopo il trionfo a Jerez, Jack Miller ci ha preso decisamente gusto e a Le Mans ha centrato una vittoria importantissima per il morale e per la Ducati. Il tutto dopo una gara molto difficile per le condizioni meteo che l’hanno caratterizzata.
Miller, che crescita. E al Mugello…
Prima sull’asciutto l’australiano ha fatto vedere di avere il passo giusto per ottenere qualcosa d’importante. Poi, quando è arrivato l’acquazzone, ha mostrato ancor di più il suo fegato con una serie di controsorpassi in testa per arrivare primo ai box per il flag to flag. Dopo è stato bravo Miller a prendere le misure alla pista con le gomme da bagnato e, nonostante la doppia (ingenua) penalità non si è fatto prendere dal panico e, con un ritmo superiore a Quartararo, ha atteso il suo momento.
Il pilota Ducati ha davvero cambiato marcia e sembra pronto per lottare per il Mondiale. Ci sono sia le prestazioni ma soprattutto la testa, che è la cosa principale. E al Mugello, altra pista adatta alla Rossa, può davvero andare a caccia di quel tris che potrebbe proiettarlo di nuovo lì davanti in classifica. Si vede che ha voglia di tornare il capitano nel box.
Ma Pecco Bagnaia ha fatto capire che non sarà così semplice stargli davanti. Il quarto posto in grande rimonta ha riscattato un weekend che poteva penalizzarlo più del dovuto. In gara, ancora una volta, ha mostrato grande intelligenza, senza mai rischiare più del dovuto. Il feeling con la moto c’è, ma dal Mugello non si può più sbagliare niente, neanche in qualifica.
Quartararo calcolatore, Vinales e Morbidelli annaspano
Chi esce vincitore ulteriore da questo gran premio di Le Mans è anche Fabio Quartararo. Bravo il francesino della Yamaha a stare sul pezzo, tenendo a galla una M1 che in condizioni di umido ha sofferto tantissimo per tutto il weekend. Bravo soprattutto a non rischiare la bagarre per il secondo posto con Johann Zarco, perché in questa stagione servirà ogni volta mettere in cascina punti pesanti in chiave iridata. E la lezione del 2020 è servita come il pane a Quartararo.
Meno a Maverick Vinales, alle prese con l’ennesima prova incolore. Peccato perché sull’asciutto poteva davvero dire la sua, e invece il circuito bagnato e poi asciutto non gli ha restituito il feeling giusto per mantenere il ritmo dei migliori. Con lui in buona compagnia (si fa per dire), sia Franco Morbidelli che Valentino Rossi. La stagione sembra essere nata proprio male per il duo Petronas. Quel contatto alla fine del primo giro con Pol Espargaro ha rovinato la gara a entrambi. Se il Dottore ha comunque fatto quello che poteva, chiudendo undicesimo ma con sensazioni di un weekend che poteva essere decisamente migliore in condizioni normali, a uscirne con le ossa rotte è stato Morbido, ultimo e che ora dovrà fare i conti anche con un ulteriore problema: quello del suo ginocchio “ballerino” che dovrà curare in maniera certosina, per non rischiare un’operazione che vorrebbe dire prematuramente addio a ogni sogno mondiale.
Sprazzi di vero Marquez
E’ vero, la pioggia poteva essere una grande alleata di Marc Marquez, alle prese con un recupero dall’infortunio più complicato del previsto. E così è stato, ma solo in parte. Due cadute, per fortuna senza conseguenze, ma la consapevolezza di aver ritrovato per un attimo il vecchio leone, capace di mettere in pista la solita classe, merito di una strategia in queste condizioni ancora perfetta.
Nonostante l’acqua avesse reso molto pericolosa la pista, per qualche giro Marc non ha avuto più paura, infischiandosene dei pericoli per il suo braccio ancora malandato. Ed è stato bello rivederlo lì davanti, come un tempo.
Suzuki-Aprilia, che mazzata
Due zeri che fanno male. Suzuki e Aprilia escono dal weekend francese con tanti dubbi. Joan Mir e Alex Rins fanno quanto di peggio non si possa fare, sprecando tutto appena la pista ha cominciato a peggiorare. Visto il momento, non c’era da prendere troppi rischi. E invece i due ci sono cascati in pieno, in tutti i sensi. E ora la classifica si fa molto dura.
Un fine settimana finito in fumo invece per la moto italiana. Poteva essere la grande occasione e invece due problemi tecnici hanno messo ko prima un Luca Savadori che ha lanciato in questo GP segnali importanti per il suo futuro, poi Aleix Espargaro, che ha sofferto troppo a Le Mans e dovrà subito resettare il cervello per riprendersi al Mugello quello che la Francia gli ha tolto. Perché la vera Aprilia è tutt’altra cosa.
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