Da anni impegnato in Formula E Vergne ricorda il periodo in cui svolgeva il ruolo di riserva in Ferrari e incontrava spesso Vettel.
Sebastian Vettel non ha mai nascosto le sue perplessità a proposito della tecnologia elettrica, se non altro per lo smaltimento delle batterie prodotte, di conseguenza non sorprende che non abbia mai amato o valutato un granché la FE. La serie ideata da Alejandro Agag, che ha portato le monoposto sibilanti in città, con l’obiettivo di attrarre un pubblico diverso e meno corsaiolo, non ha per la verità mai convinto i puristi e tanti ex del Circus si sono trovati a dover accettare le sue lusinghe solamente per non rimanere disoccupati.
JEV ricorda le conversazioni con Seb
Dopo aver partecipato senza grandi guizzi a tre stagioni in F1 con la Toro Rosso, a fine 2014, Jean-Eric Vergne è uscito di scena, trovando poi nell’endurance e nella categoria elettrica una scappatoia al pensionamento anticipato.
Reclutato dal Cavallino quale terzo pilota per la campagna 2015, il transalpino ha avuto più di un’occasione per discutere con il #5 a proposito del suo impegno in Formula E che lo ha visto laurearsi campione per ben due volte.
“Quando ne parlavamo lui mi rideva in faccia. Mi chiedeva “cosa sono quei tagliaerba?”, ha ricordato a Motorsport.com. “Successivamente però ha cambiato idea, sostenendo in F1 non si stava facendo abbastanza per la mobilità elettrica e per le zero emissioni”.
“Io stesso nei primi tempi mi ponevo tante domande. Pensare che ci fossero delle auto da gara del genere mi sembrava pazzesco”, ha quindi riconosciuto.
Felice comunque di aver assistito al cambio di opinione del quattro volte iridato, come di molte altre persone che all’inizio storcevano il naso sulla validità del progetto al 100% verde, il 31enne ha però bocciato la vociferata conversione delle monoposto della classe regina in full electric.
Chiara Rainis