Il padre di Verstappen fa pressione sulla Red Bull dopo il recupero Mercedes. Sarà l’ultima stagione di Max nel team?
Mancata la chance di diventare il più giovane campione del mondo della storia della F1, Max Verstappen potrebbe rimanere a bocca asciutta anche per quanto riguarda l’iride con la squadra che lo ha cullato, cresciuto e fatto diventare ciò che è ora.
Se il 2021 sembrava poter essere l’anno buono, la ripresa in tempi rapidi della Mercedes, ha presto fatto tramontare piani e speranze. Basandoci sui risultati nudi e crudi, Hamilton si è aggiudicato tre gare e l’olandese solo una. Una media nettamente a favore dell’asso delle Frecce Nere che non solo può aver spento i sogni del team austriaco, ma ha sicuramente contrariato papà Jos, stanco di vedere il figlio fare da inseguitore.
“Dopo i test invernali e la prima corsa in Bahrain le sensazioni a proposito della RB16B erano piuttosto positive, ma la W12 ha recuperato velocemente”, ha dichiarato a De Telegraaf l’ex compagno di squadra di Schumacher evidenziando comunque il vantaggio da cui partivano i tedeschi.
Diverse aree da rafforzare
Per il 49enne a mettere nei guai la vettura austriaca sarebbe il degrado delle gomme, specialmente se confrontato con quello della principale avversaria. “Credo che Max sia costretto a guidare oltre il limite per tenere il loro passo e per questo stressa le coperture”, ha poi analizzato.
A giocare a favore del 23enne potrebbe però esserci l’approccio appena sposato dall’equipe con base a Milton Keynes, ovvero continuare a sviluppare l’auto almeno fino all’estate. “La Mercedes è più competitiva anche in qualifica, ma mio figlio riesce a tirare fuori il massimo dal mezzo e dunque resta vicino. E’ evidente che vada fatto un passo avanti. Preferibilmente il prima possibile per evitare di ampliare il gap”, il monito finale che potrebbe rappresentare un aut aut per il futuro.
Chiara Rainis