L’ingaggio di Perez in Red Bull è stato un flop? Dopo quattro GP il messicano ha tradito le alte aspettative del team.
Lo hanno strappato al volo dal rischio di finire a fare il pensionato prima del tempo, ma forse alla Red Bull se ne sono già pentiti. D’altronde come si dice, chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia ma non quello che trova. E’ chiaro che nella mente di Helmut Marko e soci ci fosse ben altro quando hanno prelevato Sergio Perez dalla Racing Point. Invece ad oggi la classifica cita secondo posto per Verstappen con 80 punti e sesto per Checo con 32. Una bella differenza che ricorda quelle del recente passato.
Quando i vertici della scuderia energetica hanno deciso di puntare sul #11 lo hanno fatto sicuri che la sua esperienza e innegabile velocità avrebbero fornito un contributo fondamentale nel ripetuto tentativo di battere la Mercedes nel campionato costruttori, ma altresì aiutato Max a portare a casa la sua battaglia.
A questo proposito l’olandese in spagna non ha nascosto il proprio disappunto per non essere mai spalleggiato dal compagno. “Alla fine mi trovo sempre a combattere da solo”, si è lamentato.
Anche per Villeneuve manca qualcosa
Il driver di Guadalajara dunque è caduto nella trappola che ha bruciato in precedenza Pierre Gasly e Alex Albon. Dunque, continuando di questo passo potrebbe trovarsi davvero disoccupato nel 2022.
Sul tema si è espresso di recente pure il buon Jacques che ha completamente appoggiato la frustrazione dell’aggressivo #33, abbandonato a sé stesso e privo del necessario appoggio utile per mettersi alle spalle le Frecce Nere.
Un’assenza pesante, questa, che potrebbe far crescere la pressione sulle spalle dell’ex Force India. Dopo tutto il cacciatore di talenti degli energetici non si è fatto alcun problema nel dichiarare al termine del GP di Spagna che se Perez fosse stato un po’ più attivo Mad Max avrebbe vinto.
Chiara Rainis