Leclerc riporta la Ferrari alla pole position, ma l’errore commesso nei minuti finali della qualifica apre molti interrogativi.
Gasato dall’aria di casa e dal pubblico che lo ha seguito e incitato dal balcone fronte Port Hercule Charles Leclerc ha riportato il Cavallino davanti a tutti nelle qualifiche di questo sabato pomeriggio dopo un digiuno che durava da Sochi 2019. In un regime di normalità il box Ferrari sarebbe esploso di gioia ed invece, il modo in cui è arrivata l’agognata partenza al palo, a malapena ha consentito loro di darsi qualche pacca sulla spalla.
Nell’ultimo tentativo a disposizione, all’altezza della seconda chicane della piscina, il monegasco è finito violentemente contro le barriere, danneggiando, e non poco, la sua SF21. Un bel problema, per i meccanici che dovranno lavorare fino a tarda sera, ma altresì per domani, dato che resta il pericolo di dover sostituire il cambio con tanto di 5 posti di penalità sulla griglia.
Poco male, potremmo dire, visto che il crono di 1’10″346 segnato in precedenza gli consentirà di scattare al peggio dalla quinta piazza, ma ciò andrebbe a significare la vanificazione di uno sforzo collettivo che nel weekend più glamour della stagione sembrava poter pagare.
“Nel Q3 mi sono detto che avrei dovuto effettuare un giro perfetto”, le parole del #16 a caldo. “E’ stato un peccato concludere a muro. Non c’è la stessa sensazione”, ha quindi aggiunto evidenziando come la giornata che sia la domenica. E di certo, alla luce del layout da trenino che caratterizza il tracciato del Principato, dovesse subire una penalizzazione l’obiettivo non sarebbe più quello della vittoria.
La frustrazione del #55
La sensazione è che il favorito al momento sia Verstappen con la Red Bull, mentre Hamilton, stranamente soltanto settimo, potrebbe faticare di più a recuperare posizioni. Un’incognita è invece rappresentata da Carlos Sainz, magnifico protagonisti di tutte le sessioni disputate, ma poi, causa anche la bandiera rossa sventolata per l’incidente del compagno, impossibilitato a tirare fuori l’asso dalla manica.
“Si poteva conquistare l’intera prima fila e non ci siamo riusciti. A livello di squadra non è andata bene”, il commento amareggiato dell’iberico.
Chiara Rainis