Il team principal Mattia Binotto confessa che, a partire dal prossimo Gran Premio di Francia, dovrà intervenire sulla Ferrari SF21
Proprio quando la Ferrari stava offrendo i primi segnali di miglioramento, con la doppietta nelle prove libere del Gran Premio di Montecarlo, arriva una notizia che potrebbe imprimere una battuta d’arresto alla crescita tecnica del Cavallino rampante.
E riguarda il famigerato caso delle “ali flessibili”, che la Federazione internazionale dell’automobile ha voluto proibire drasticamente, imponendo un giro di vite ai regolamenti a partire dal prossimo Gran Premio di Francia in programma a giugno, nello specifico rendendo più dure le prove di carico sugli alettoni.
Nel mirino delle accuse delle squadre rivali era finita soprattutto la Red Bull, sospettata di ottenere vantaggi scorretti a livello aerodinamico grazie a questa soluzione. Ma anche la Rossa ha ammesso di sfruttare questa ingegnosa trovata, tanto che nella gara del Paul Ricard sarà costretta a riprogettare le appendici della sua SF21.
Lo ha dichiarato esplicitamente il team principal Mattia Binotto, aggiungendo però che a Maranello non è scattato l’allarme, perché a suo dire queste modifiche non influiranno negativamente sulle prestazioni della sua vettura.
“Sì, stiamo sfruttando le ali flessibili”, ha confessato l’ingegnere italo-svizzero. “Come tutte le altre squadre, adottiamo le soluzioni possibili e che riteniamo giuste. La nuova direttiva tecnica chiarisce ulteriormente. Dovremo adattarci leggermente, ma non credo che l’impatto sulla Ferrari sarà notevole. Certamente, da quanto abbiamo visto, il tempo sul giro cambierà molto poco, ma dovremo ridisegnare alcune parti per adattarci pienamente alla direttiva”.
Ma la Rossa non protesta contro la decisione federale: “Penso che sia normale amministrazione”, prosegue Binotto. “In F1 si cerca sempre di spingere al limite, in qualche modo la Fia ha cercato di chiarire l’intenzione e i principi delle regole. Sono sicuro che la Federazione abbia approfondito bene ciò che è corretto e ciò che non lo è, abbia analizzato a fondo il caso e io mi fido totalmente di loro. La Ferrari è contenta di questo chiarimento: ci dovremo adattare, ma credo che dobbiamo rispettare questa decisione”.
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