Erano quattro anni che Lewis Hamilton non andava così male in qualifica. E così tuona contro gli ingegneri della Mercedes
21 luglio 2018, qualifiche del Gran Premio di Germania. Il mondo non conosceva ancora il Covid-19, la pandemia era di là da venire. Per la Formula 1, con la sua rapidità di evoluzione, era praticamente un’altra epoca, un’era geologica fa. Ecco, è da quel giorno, quasi tre anni fa, che Lewis Hamilton non si era più piazzato così indietro sulla griglia di partenza.
Fino ad oggi: 22 maggio 2021 quando, sul circuito cittadino di Montecarlo, ironia della sorte il peggiore dove partire indietro e preoccuparsi di rimontare, il campione del mondo in carica non è andato oltre la settima casella dello schieramento. Naturalmente, per una prestazione così negativa, Hamilton ha molto da rimuginare.
Hamilton sbaglia le qualifiche e se la prende con il team
“Stanotte avrò delle discussioni dire da fare con il mio ingegnere, perché c’erano cose che si sarebbero dovute fare e che non sono state fatte”, tuona l’anglo-caraibico. “Non posso dirvi troppo, non voglio criticare il mio team in pubblico. Ma a porte chiuse lo farò. È stato frustrante per me”.
Dopo l’ultima sessione di prove libere, che Lewis stesso definisce senza mezzi termini un “disastro”, ha dovuto ribaltare l’assetto della sua Mercedes. Ma la situazione è solo peggiorata: “Abbiamo completamente perso la direzione, ho ritrovato la macchina peggiore che mai”, ammette.
Ora, realisticamente, il treno della vittoria per domani è perso. Non solo, ma il sette volte iridato rischia anche di perdere terreno dal suo diretto rivale nella corsa al titolo, Max Verstappen, che invece si è qualificato secondo. “Il successo è fuori portata, qui è quasi impossibile superare”, spiega. “L’obiettivo minimo è il settimo posto, almeno spero. Poi, cercheremo di recuperare più posizioni possibili”.
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