Jean Todt, storico team principal della Ferrari dell’epoca d’oro dei trionfi di Michael Schumacher, non lascia solo il suo ex pupillo
Anche oggi che ricopre l’impegnatissimo ruolo di presidente della Federazione internazionale dell’automobile, Jean Todt non ha abbandonato il suo vecchio amico Michael Schumacher. Anzi.
L’ex team principal della Ferrari, che fu artefice dell’epoca d’oro dei trionfi iridati a ripetizione del Kaiser a Maranello, ha mantenuto la sua stretta relazione con il sette volte campione del mondo, da quando è stato vittima di gravi danni cerebrali a seguito dell’incidente sugli sci del dicembre 2013.
Il 75enne francese ha rivelato ai microfoni del Corriere della Sera di andare ancora in visita con frequenza regolare a Schumi: “Vedo Michael almeno due volte al mese”, ha spiegato. “Non lo lascio solo. Lui, Corinna, la famiglia: abbiamo fatto tante esperienze insieme. La bellezza di ciò che abbiamo vissuto fa parte di noi e va avanti”.
Un’iniziativa benefica nel nome di Schumacher
Intanto il pilota tedesco è stato al centro di una bella iniziativa di solidarietà organizzata a margine del Gran Premio di Montecarlo di questa fine settimana. La sua effige è stata coniata su una moneta d’oro dal peso di un chilo, realizzata dalla società specializzata Rosland Capital, che poi è stata battuta all’asta allo Unite Fashion Show.
Il ricavato, di quasi centomila euro, sarà devoluto in beneficenza alla fondazione Caudwell Children, che si occupa di dare un aiuto ai bambini disabili e alle loro famiglie, in collaborazione con la stessa Formula 1 e con la Keep Fighting Foundation, l’associazione della famiglia Schumacher che ispira e aiuta le persone che si trovano in difficoltà.
“Siamo felici di aver collaborato con Rosland Capital per immortalare i risultati di mio padre in Formula 1 e il suo spirito di determinazione, che continua a ispirare i suoi fan in tutto il mondo”, sono state le parole del figlio Mick Schumacher.
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