Incidente Zanardi. Il GIP vorrebbe chiedere l’archiviazione, ma la famiglia del pilota insiste contro il guidatore del camion.
Il nome di Alex Zanardi torna a fare capolino sui giornali di tutta Italia a seguito dell’ennesima, nuova richiesta della sua famiglia di indagare sulla posizione del camionista, coinvolto nell’incidente che nel giugno 2020 ha ridotto in gravi condizioni il pilota e campione olimpico.
Sebbene ripetutamente sia stata provata l’innocenza del guidatore, i parenti starebbero facendo pressione perché il caso non si chiuda insoluto, e dunque senza un vero colpevole. Da quanto emerge, secondo i cari dell’atleta emiliano, il concorso di colpa sarebbe totalmente da escludere, e l’unico responsabile dell’accaduto sarebbe proprio l’uomo al volante del mezzo pesante, reo di aver invaso la carreggiata opposta, ossia quella percorsa dal 54enne impegnato nella staffetta di solidarietà su handbike “Obiettivo Tricolore”.
In cosa consiste la nuova richiesta
Al momento la Procura senese, che ha indagato sull’evento occorso in località Pienza, ha chiesto l’archiviazione per Marco Ciacci, ma, come detto, i famigliari di Zanardi, tramite il loro avvocato Carlo Covi, si sarebbero opposti, domandando al giudice “un’integrazione istruttoria”. Ciò significa che vi è la volontà di riaprire le indagini per effettuare ulteriori accertamenti tecnici sulla dinamica del sinistro.
Per il 45enne camionista, addolorato per l’accaduto e pronto da subito a collaborare per definire la realtà dei fatti, si starebbe mettendo piuttosto male, in quanto il legale del driver di Castel Maggior avrebbe insistito con il gip per la sua imputazione coatta.
All’udienza di questo mercoledì erano presenti anche la moglie di Alex Daniela Manni, parte offesa nel procedimento e l’avvocato dell’indagato Massimiliano Arcioni, che ovviamente ha chiesto al giudice l’accoglimento della richiesta di archiviazione formulata dalla Procura di Siena.
Per Zanna questo è il secondo crash importante dopo quello alla guida di una monoposto di IndyCar del 2001.
Chiara Rainis