L’ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes, oggi responsabile della Formula 1, Ross Brawn, critica Lewis Hamilton dopo il GP di Monaco
È davvero scappata la frizione a Lewis Hamilton questo weekend. Complice la frustrazione per un Gran Premio di Montecarlo inspiegabilmente al di sotto dei suoi standard consueti, il campione del mondo in carica ha attaccato pesantemente gli uomini della sua squadra, la Mercedes, prima nei messaggi radio furibondi inviati al muretto box durante la gara, poi davanti alle telecamere, ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti.
Comprensibile, per un pilota abituato a ben altri risultati e che è costretto ad accontentarsi di un settimo posto e a perdere, di conseguenza, il comando del Mondiale di Formula 1. Ma anche un segno di eccessiva agitazione, dovuta al fatto che non è abituato a trovarsi in situazioni del genere e dunque rischia di non saperle affrontare con la dovuta calma.
A sottolineare questo limite emerso da parte del sette volte iridato è stato Ross Brawn, ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes e oggi responsabile dell’intera Formula 1. “Lewis era chiaramente agitato per il nodo in cui stava andando il suo weekend a Monaco e questa frustrazione è ribollita in gara, quando era scontento del modo in cui stava procedendo la sua strategia”, ha scritto l’ingegnere inglese nella rubrica post-gara che tiene sul sito ufficiale della F1.
“Lui è un corridore fiero, perciò è prevedibile che diventi frustrato quando le cose vanno storte per lui”, prosegue. “Ha dovuto vivere raramente situazioni del genere, quindi è un po’ fuori allenamento nella gestione di queste cose. Sì, ha compiuto delle riflessioni piuttosto robuste su questo weekend, sono sicuro che le rivedrà diversamente”. Brawn non pensa comunque che le parole dure rivolte dall’anglo-caraibico al suo team condizioneranno in negativo i loro rapporti interni a lungo termine: “La Mercedes e Lewis sono insieme da lungo tempo e si conoscono bene, quindi lo risolveranno. Non sarà un problema”.
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