Un giornalista esperto e autorevole lancia un appello brutale a Valentino Rossi: quello di farsi da parte e aiutare Franco Morbidelli
È giunta l’ora che Valentino Rossi si ritiri e lasci la moto ufficiale al suo allievo e compagno di squadra Franco Morbidelli. Questo è l’appello, a dire la verità lanciato con toni piuttosto netti, che gli rivolge un giornalista esperto e autorevole.
Si tratta di Michael Scott, autore di un articolo sulla rivista specializzata inglese Motorcycle News, all’interno del quale mette in luce brutalmente tutte le delusioni inanellate nel recente passato dal Dottore in pista.
L’invito a Valentino Rossi a ritirarsi
“Il 2021 è stato fino ad ora un anno pieno di pensieri, ma possiamo tornare indietro anche al 2020 e ritrovare un finale di stagione pieno di cadute e di piazzamenti deludenti”, scrive. “La tendenza prosegue: Rossi è vittima di problemi in qualifica, salvo rare eccezioni, e poi soffre in gara”.
Questi risultati non all’altezza della sua leggenda rappresenterebbero, secondo Scott, l’indicatore che dovrebbe far capire al fenomeno di Tavullia che è il momento di appendere il casco al chiodo: “Vederlo lottare senza costrutto in mezzo a tanti giovani veloci non è edificante. Ha spesso affermato che avrebbe corso fino a quando sarebbe stato competitivo, ma ora sembra che stia ignorando ciò che lui stesso disse in passato”.
Una moto (ufficiale) per due
Ma non è tutto. Pur essendo passato quest’anno alla squadra satellite Petronas, infatti, Valentino Rossi continua a guidare una moto ufficiale: quella che è negata invece a Franco Morbidelli, costretto ad accontentarsi di una vecchia M1.
“La sua permanenza sulla moto ufficiale sta condannando piloti come Franco Morbidelli a correre con mezzi meno competitivi, e altri si vedono sbarrata la strada del progresso della loro carriera”, si legge ancora nel pezzo. “Questa è un’opinione impopolare, ma i segnali rimangono: Fabio Quartararo lo ha eclissato nel confronto con il 2020, e sempre Morbidelli lo sta battendo ogni weekend con una moto vecchia di due anni”.
Il gesto definitivo che sancirebbe il passaggio di consegne tra il numero 46 e la nuova generazione di talenti che lui stesso ha svezzato sarebbe dunque quello di cedere l’ultima versione della Yamaha al Morbido: “La VR46 Academy ha fatto miracoli con i suoi piloti, Morbidelli incluso. Ora però questi grandi traguardi sono messi in discussione dalla sua permanenza con la moto ufficiale”.
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