Marc Marquez ci tiene a marcare la distanza tra sé e il suo storico rivale Valentino Rossi, a partire dal loro approccio alle corse
Il dilemma sul futuro di Valentino Rossi, ancora in sospeso tra ritirarsi e proseguire la sua lunga e impareggiabile carriera, continua a spaccare in due il paddock della MotoGP.
Da una parte ci sono gli osservatori e gli addetti ai lavori che applaudono la passione incessante e infinita del Dottore. Che a quarantadue anni suonati e dopo aver già vinto tutto quello che c’era da vincere e dimostrato tutto quello che c’era da dimostrare, continua ad avere voglia di restare uno dei protagonisti dello sport che ama, seppure i suoi risultati non siano più quelli dei tempi migliori.
Dall’altra ci sono invece quelli che criticano l’ostinazione del fenomeno di Tavullia, la sua ossessione a rimanere testardamente sulla griglia di partenza anche a costo di macchiare la sua leggenda con un rendimento che oggi non è certamente considerabile all’altezza. Quelli, insomma, secondo i quali è giunto il momento di appendere il casco al chiodo.
Marquez sceglierebbe una via diversa da Valentino Rossi
A questa seconda scuola di pensiero si iscrive Marc Marquez, che è stato prima un suo grande tifoso, da ragazzino, e poi è diventato il suo rivale numero uno quando è entrato in classe regina, ha iniziato a vincere titoli iridati a ripetizione e soprattutto è rimasto coinvolto nella polemica dell’infuocato finale di stagione 2015.
Nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del Gran Premio del Mugello, il Cabroncito ha riconosciuto la dedizione che tuttora il numero 46 mette in questo viale del tramonto della sua vita agonistica. Ma ha anche messo in chiaro che, se lui fosse nei suoi panni, avrebbe già abbandonato le corse da molto tempo.
“Il suo approccio è ammirevole”, ha affermato il pilota della Honda ai microfoni dell’emittente satellitare. “Dopo tutto quello che ha fatto, ha ancora voglia di correre, ma noi due abbiamo mentalità diverse. Quando non potrò più vincere e lottare per le vittorie, io mi fermerò. Non sono fatto per correre per la quindicesima posizione”.
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