Jack Miller invoca l’intervento della direzione gara della MotoGP per infliggere penalità per il comportamento dei suoi avversari
Una scena che non è piaciuta a nessuno, quella alla quale si è assistito nel corso delle prove libere di oggi del Gran Premio del Mugello. Se ne è lamentato Fabio Quartararo, che ha indirizzato gesti visibilmente furibondi quando era ancora in pista.
E gli ha fatto eco Jack Miller, invocando addirittura l’intervento della direzione gara. Stiamo parlando del traffico creato da quelle moto che hanno rallentato appositamente lungo il circuito, per prendere la scia di un avversario, creando però situazioni di pericolo.
Situazioni che in altre categorie inferiori, come la Moto3, in genere causano una raffica di penalità. “Noi dobbiamo essere da esempio per i giovani”, tuona l’australiano della Ducati, “ma oggi c’erano piloti di grande esperienza in un solo gruppo, tutti che stavano aspettando. Non dobbiamo fare così, forse bisognerebbe dare delle punizioni anche in MotoGP“.
Jack Miller di un soffio nella top ten al Mugello
Polemiche a parte, il venerdì di Miller, reduce da due vittorie consecutive in Spagna e in Francia, è stato agrodolce: mentre il suo compagno di squadra Pecco Bagnaia ha staccato il miglior tempo, infatti, lui si è fermato al decimo posto, in ritardo di oltre mezzo secondo.
Ma le sue sensazioni sono comunque positive: “Mi trovo bene con la moto, oggi ho cercato di capire bene come gestire le gomme”, racconta. “Ho girato tanto con gli pneumatici usati, nel pomeriggio la temperatura sull’asfalto era alta, la mescola morbida la puoi usare solo per un paio di giri”.
E poi c’è tutta la superpotenza della Ducati da usare sul lungo rettilineo: “Al Mugello ti rendi conto della velocità che raggiungi, arrivare alla prima curva è incredibile. Ho anche provato a tenere il gas più aperto possibile per arrivare più veloce alla fotocellula, ma a un certo punto ho dovuto rallentare…”.
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