L’attuale presidente della Ferrari, John Elkann, ha provato (invano) a ricucire i rapporti con il predecessore Luca Cordero di Montezemolo
È proprio il caso di dire: c’eravamo tanto amati. La storia personale e la carriera professionale di Luca Cordero di Montezemolo sono legate a doppio filo con il marchio della Ferrari. Alla Scuderia, il dirigente bolognese ha lavorato in ben due periodi distinti: il primo negli anni ’70, da direttore sportivo; il secondo negli anni ’90 e 2000, da presidente.
Entrambe le fasi, peraltro, segnate da grandi successi: con Niki Lauda prima e con Michael Schumacher poi, tra gli altri grandi campioni che ha tenuto a battesimo a Maranello. Poi, però, è arrivato il divorzio, e non è stato certamente consensuale. Anzi, nel 2014 il numero uno della Fiat, John Elkann, lo mise letteralmente alla porta senza troppi complimenti, per sostituirlo con l’allora amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne.
Montezemolo non prese bene quel gesto e se la legò al dito, nonostante i ventisei milioni di euro che incassò all’epoca come buonuscita. Evidentemente, a tanti anni di distanza, non ha ancora sciolto il rancore nei confronti del rampollo della famiglia Agnelli. Lo si è capito nei giorni scorsi, quando Elkann lo ha ricontattato per invitarlo ad un evento che si terrà a metà luglio: la riapertura dello storico ristorante Il Cavallino, primo passo in un progetto di valorizzazione del brand della Rossa.
Ma la risposta dell’ex presidente a questo tentativo di riavvicinamento da parte dell’azienda che gestì per così tanti decenni è stato freddo, per non dire scostante. Montezemolo si è infatti limitato a ribattere con un: “Mi dispiace, ma in quei giorni sono all’estero”, seguito da un ringraziamento di circostanza.
E dire che, nel dicembre scorso, qualche temerario giornalista aveva addirittura provato ad ipotizzare un suo ritorno al Cavallino rampante. Ma lui aveva risposto in maniera stizzita anche in quell’occasione, rimarcando come dalla Ferrari non si fosse fatto avanti nessuno nei suoi confronti.
“Innanzitutto questa domanda non va posta a me”, aveva spiegato ai microfoni di Radio Rai. “Anche se faccio altre cose, posso mettere a disposizione la mia esperienza e la mia conoscenza della Formula 1. Non ho sentito nessuno, nessuno mi ha mai chiesto un consiglio. John Elkann l’ho visto l’ultima volta a Firenze, alla vigilia del Mugello per i festeggiamenti dei 1000 GP della Ferrari, e gli ho detto: ‘John, quando vuoi ne parliamo’, ma non l’ho sentito”. Anche questa volta in cui Elkann e Montezemolo si sono sentiti, però, non è andata a finire molto meglio.
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