Un Jack Miller furibondo attacca molti suoi avversari in uno sfogo fiume dopo le prove libere, tirando in ballo anche Valentino Rossi
Un Jack Miller davvero senza freni quello che si è presentato ai microfoni dei giornalisti al termine del venerdì del Gran Premio d’Italia di MotoGP al Mugello.
Durante le prove libere, infatti, è successo un episodio che gli ha fatto perdere la pazienza e contro il quale si è sfogato, usando parole molto dure, in conferenza stampa. Tirando in ballo molti suoi colleghi, tra i quali nientemeno che Valentino Rossi.
La vicenda contestata riguarda il traffico: in particolare, la scelta di alcuni piloti di rallentare in attesa di qualche rivale che tirasse loro la scia, finendo così per compattare un gruppetto che procedeva a passo d’uomo nel bel mezzo della pista. Una scena che poteva risultare anche pericolosa, e che non è proprio andata giù all’australiano della Ducati. Che se ne è lamentato usando i suoi consueti toni schietti e brutali.
“Dovremmo essere dei modelli, invece ti ritrovi a fare il giro veloce in un gruppo pieno di pagliacci”, ha accusato Miller a ruota libera. “C’erano almeno otto piloti, alcuni dei quali molto esperti, tra cui le due Honda ufficiali, una Petronas Yamaha il cui pilota ha vinto nove campionati del mondo, suo fratello e così via. È stato semplicemente ridicolo”.
Jackass non fa i nomi, dunque, ma nel suo identikit fin troppo esplicito si riconoscono chiaramente Marc Marquez, Pol Espargarò, Luca Marini e soprattutto Valentino Rossi, a cui dà senza mezzi termini dei “clown”. “Alla fine ho detto: ‘Su, ragazzi, seguitemi'”, prosegue. “E poi ho deciso di rientrare ai box per togliermi da quella situazione, non penso sia stata una cosa corretta. Se non riesci a fare il giro veloce, allora non farlo”.
Poi il ducatista rincara la dose, chiedendo l’intervento dei commissari per infliggere punizioni severe a questi suoi avversari, così come accade per situazioni analoghe nelle classi più basse.
“Mostriamo ai giovani della classe Moto3 come si guida”, aggiunge. “Non c’è semplicemente nessuna ragione per rallentare e aspettare. In MotoGP, la scia non ti aiuta così tanto. Se ci sono uno o due piloti che aspettano, non c’è problema. Ma con otto piloti, non credo che sia corretto e bisognerebbe pensare a delle penalità. Dopotutto, ci sono anche nelle categorie inferiori”.
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