Schumacher si confida: “Vi dico cosa è per me Vettel”

Schumacher rende merito a Vettel per l’atteggiamento paterno nei suo confronti. Ecco perché il loro rapporto nasconde altro.

Michael Schumacher (©Getty Images)

Sul Sebastian Vettel pilota si è detto tutto il contrario di tutto, ma come persona è parere condiviso che si tratti di un ragazzo quasi d’altri tempi. Piedi per terra, poco avvezzo al lusso sfrenato e ai vizi, il tedesco non ha mai avuto paura di ricordare l’importanza di Michael Schumacher nei suoi primi passi nel mondo dei motori. A lui legato sin da quando da bambino si recava a Kerpen nel kartodromo dei genitori, il 33enne ha voluto continuare a manifestare la propria vicinanza al sette volte iridato, “adottando” il figlio Mick, appena approdato nel Circus.

Un atteggiamento amorevole che il driver Haas ha particolarmente apprezzato, tanto da definire il rapporto con il collega della Aston Martin “di amicizia”.

“Ha molta esperienza e da lui posso apprendere tanto”, ha dichiarato a Motorsport.com a proposito dei suggerimenti che l’ex ferrarista si prodiga a dargli.

Seb si è trasformato in un maestro?

Mentre la sua carriera sportiva sta lentamente declinando, il campione di Heppenheim ha dunque virato l’attenzione verso un ruolo più umano, quello di mentore di un ragazzo emergente con molto peso sulle spalle e una macchina non competitiva tra le mani che potrebbe bruciarlo.

“Il suo consiglio più importante è stato di non dimenticarmi perché sono qui e la ragione è perché amo questo sport. Per il resto mi fa piacere ricevere qualche dritta da parte sua di tanto in tanto”, ha affermato con orgoglio.

A differenza del suo compagno di squadra Mazepin, spesso sotto la lente per certi atteggiamenti borderline, Schumi Jr. è riuscito immediatamente a legare con il suo gruppo di lavoro e ciò gli sta consentendo di proseguire l’apprendistato con più calma. “Hanno molta fiducia in me e io in loro”, ha chiosato, il 22enne.

Mick Schumahcer e Sebastian Vettel (©Getty Images)

Chiara Rainis

Gestione cookie