Vettel è finito e si deve ritirare? Villeneuve risponde a tono ai detrattori del pilota Aston Martin che lo vorrebbero fuori dalla F1.
Da quando Sebastian Vettel ha cominciato la sua avventura in Aston Martin, le sue quotazioni sono colate a picco. Finora a d’ora il riscatto nei confronti della Ferrari non si è verificato, anzi l’inizio di stagione del tedesco è stato solamente il prosieguo dell’ultimo faticoso biennio col Cavallino.
In tanti vedendo la sua discesa si sono domandati il perché di tanta ostinazione. Perché continuare. Ma secondo Jacques Villeneuve si tratta di una questione senza senso.
Seb non è alla frutta
Pur ammettendo lui stesso di essere rattristato dall’assistere al tracollo di un quattro volte iridato, il canadese si è detto sorpreso di sentire certe affermazioni, in quanto non si può decidere dall’oggi al domani e solo a seguito di qualche risultato no di chiudere una carriera.
Per far comprendere meglio la sua riflessione, il campione di F1 1997 ha preso d’esempio il recente GP di Monaco, chiuso dal driver di Heppenheim in una lodevole quinta piazza, al termine di un fine settimana comunque notevole se confrontato con le prestazioni precedenti.
“Se no hai il fuoco dentro, non vai così nel Principato. Lì ha saputo fare la differenza”, ha sostenuto a motorsport-magazin.com. “La gente sostiene che dovrebbe lasciare, ma questo per lui è un lavoro e deve farlo per vivere e assicurare ai figli un’istruzione”.
“Se non ha paura di morire e si diverte a guidare, vede che può essere competitivo e assicurarsi ancora dei milioni perché andare via?”, il punto interrogativo retorico e solidale del 50enne.
Sempre per il figlio d’arte, l’unico handicap vero è rappresentato dalla monoposto. Al di sotto delle attese in termini di potenziale ed evidentemente penalizzata dal regolamento aggiornato che va a colpire coloro che hanno scelto un assetto rake ribassato, la squadra di Lawarence Stroll sarà desinata a soffrire a lungo anche a causa dell’impossibilità di sviluppare l’auto.
Chiara Rainis