In Formula 1 si parla di vietare le gallerie del vento. Ma il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, lancia un avvertimento
La crisi economica dovuta alla pandemia ha convinto la Formula 1 ad imboccare con sempre maggiore convinzione la strada della riduzione dei costi. I budget delle scuderie, che fino a qualche anno fa erano veramente faraonici, sono stati (e saranno sempre di più) sforbiciati in maniera significativa.
E uno dei fronti sui quali questi tagli possono incidere di più, e lo faranno, è quello delle prove aerodinamiche. Già dalla prossima stagione il tempo concesso dal regolamento per sperimentare in galleria del vento sarà contingentato, consentendo ai team minori di lavorarci di più rispetto a quelli maggiori.
Ma questo è solo un primo passo: l’intenzione dei vertici del massimo campionato automobilistico sarebbe quella di vietare del tutto questi costosi macchinari. Un’ipotesi che, però, non è di realizzazione facile, né tantomeno immediata: si parla di introdurla non prima del prossimo decennio.
Ferrari, Binotto parla della proibizione alle gallerie del vento
Lo ha ribadito con forza il team principal della Ferrari, Mattia Binotto: “La discussione riguarda l’eventuale stop all’impiego delle gallerie del vento a partire dal 2030, non prima”, ha spiegato l’ingegnere italo-svizzero al sito specializzato internazionale Racingnews365. “C’è ancora quasi un decennio da trascorrere dunque potendo contare anche su questo strumento. Non credo che la F1 sia pronta a poter fare a meno delle gallerie del vento”.
In futuro, infatti, la parte del leone potranno farle le simulazioni fluidodinamiche computerizzate, ma al momento ancora non sono arrivate ad un sufficiente livello di sofisticazione: “Già attualmente stiamo riducendo le ore a disposizione in galleria del vento per ridurre i costi e questo un è passo nella giusta direzione”, prosegue Binotto. “Senza poter provare in casa i pezzi i test verrebbero effettati direttamente in pista nei weekend di gara e questo potenzialmente costerebbe ai team ancora di più. Poter provare soluzioni in galleria del vento fa parte dell’ordinario processo di progettazione e di ingegneria, in futuro valuteremo se quanto si sarà sviluppata la simulazione Cfd”.
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