La F1 sta lavorando alacremente per tornare ad ospitare il pubblico. Anche Monza tra i circuiti aperti ai tifosi. 
Anche se per settembre buona parte della popolazione italiana sarà vaccinata, i dubbi sulla possibilità di aprire le porte degli autodromi ai tifosi permangono. A luglio dovrebbe arrivare la parola definitiva da parte del premier Mario Draghi, ma nel frattempo anziché restare in attesa, Monza ha deciso di rimboccarsi le maniche e cercare una soluzione.
Intervenuto alla trasmissione radiofonica “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani ha infatti rivelato di voler riempire le tribune del Tempio della Velocità del 70 o 80% e di aver già avviato le discussioni per renderlo fattibile.
“Potremmo allestire degli spalti no-Covid per le persone vaccinate e altre per chi farà il tampone con il distanziamento e il 50% della capienza”, ha spiegato.
Il tracciato brianzolo sarà comunque in buona compagnia. Anche a Zandvoort si sta lavorando in quest’ottica. L’organizzatore del round olandese Jan Lammers ha addirittura parlato di 105mila spettatori. “Molte persone hanno già avuto il Coronavirus o ricevuto il siero. Inoltra a tranquillizzarci c’è il dato del Koningsdag. Durante la festa nazionale del 27 aprile, i numeri non sono peggiorati. Un buon segno, e la tendenza degli ultimi mesi è positiva”, ha detto uno dei promoter più ostinati e convinti circa la necessità del ritorno dei fan dal vivo.
A fronte del calo dei contagi, pure il Paul Ricard che ospiterà il Circus il prossimo 20 giugno dovrebbe concedere l’accesso a 45 mila fanatici del motorsport in tre giorni. Mentre ancora in forse resta l’atteggiamento che terrà l’Austria, protagonista nei weekend del 27 di questo mese e del 4 luglio. L’idea di base sarebbe quella di far entrare un massimo di tremila supporter a giornata, come confermato dal talent scout Red Bull Helmut Marko. “Abbiamo sviluppato uno schema per ridurre i contatti e accogliere più sostenitori”, le sue parole. 
Chiara Rainis
