Prima di correre con la Ferrari, Carlos Sainz era un giovane del vivaio della Red Bull. Che però lo ha fatto andare via diversi anni fa
Prima di vestire i colori della Ferrari, Carlos Sainz era stato il promettente prodotto del vivaio di una squadra diretta concorrente: la Red Bull. Lo spagnolo fece il suo debutto in Formula 1 nel 2015, con il pieno sostegno finanziario dei Bibitari, che lo svezzarono nella seconda scuderia, che allora si chiamava Toro Rosso.
Il suo compagno di team, all’epoca, era un certo Max Verstappen, che venne rapidamente promosso alla prima squadra. Sainz, invece, venne dapprima mantenuto a Faenza, ma poi ceduto agli avversari e quindi lasciato uscire dall’orbita delle Lattine, passando prima alla Renault e poi alla McLaren.
Perché la Red Bull si è fatta scappare Sainz
Il motivo lo spiega il plenipotenziario Helmut Marko: “Con la coppia Verstappen–Sainz eravamo molto forti”, ha raccontato ai microfoni del sito specializzato tedesco Formel1.de. “Ma identificammo in Max un pilota migliore. Volevamo davvero offrire a Sainz un contratto, perché lui e Verstappen erano molto vicini. Ma non gli potemmo offrire nient’altro che un posto alla Toro Rosso“.
Inizialmente il passaggio di Sainz alla Renault avvenne in prestito, ma Marko aggiunge che piuttosto rapidamente “il suo contratto con la Red Bull fu completamente cancellato. Non volevamo mettergli i bastoni tra le ruote per quel che riguarda il suo futuro”, ha dichiarato il 79enne austriaco.
Alla fine del 2020, così, Sainz è passato alla Ferrari, dove si sta dimostrando un vicino di box efficace e competitivo per Charles Leclerc. Ma Marko non ha alcun rimpianto per averlo lasciato andare: “I risultati che Verstappen ha ottenuto da allora hanno più che giustificato le nostre decisioni”, taglia corto.
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